Primo video, opera di Giacomo Triglia, tratto da “Vol. 2 – Poveri Cristi” (Picicca Dischi, 2011), il nuovo disco di Brunori Sas.
Il cantautore calabrese trapiantato in Toscana è attualmente in tour, qui:
08 lug – ENNA – OPS! festival
09 lug – CATANIA – Mercati Generali
10 lug – MARINA DI GIOIOSA JONICA – Blue Dahlia
12 lug – SERRA DE’ CONTI (AN) – Stazioni Lunari
15 lug – CORNAREDO (MI) – Laltrafesta
16 lug – ASTI – Astimusica (Indi(e)avolato fest)
17 lug – COMUNANZA (AP) – Mazzumaja
19 lug – SAN BENEDETTO (AP) – Jonathan
20 lug – PADOVA – Giardini Sospesi
23 lug – POTENZA – Basilicata Music Net
29 lug – BELLUNO – La bella Estate festival
30 lug – GROSSETO – Cava Roselle 2011
31 lug – SAN MINIATO (PI) – Musicastrada
01 ago – GIOVINAZZO (BA) – Giovinazzo Rock Festival
04 ago – CEREGNANO (RO) – Sconcertando
05 ago – BRESCIA – ArenaSonica Festival
06 ago – FILAGO (BG) – Filagosto Festival
10 ago – SARACENA (CS) – Saracena Wine Festival
13 ago – SENIGALLIA – Rotonda
18 ago – BARDINETO (SV) – Balla coi cinghiali
19 ago – AVEZZANO (AQ) – Sinfasò Festival
20 ago – APANI (BR) – Torre Regina Margherita
23 ago – MARINA DI RAVENNA – Hana-Bi
25 ago – IVREA – Ivrea Estate
26 ago – MILANO – Magnolia
28 ago – Soveria Mannelli (CZ)
Se potessi ripercorrere in un attimo, nuotando controcorrente, le rapide di questo fiume oramai giunto al suo estuario, nella estrema fissità di questo mio prossimo viaggio nella noia orizzontale, sceglierei gli anni in cui la volta celeste non era altro che un enorme lenzuolo fatto a cielo e la luna una palla polverosa gettata nel vuoto e catturata con le unghie dall’egoismo del pianeta Terra. E noi, bimbi, cadevamo con essa per sempre, aggrappati in un infinto sprofondo gli uni agli altri, grazie a un gomitolo di lana nera. I grandi dimenticarono in fretta di avere un mondo con certe stelle enormi, sopra il capo, da osservare, mentre noi sacrificavamo la nostra noia migliore per costruire ponti sospesi nello spazio che ci allacciassero a un’agognata luna. La dipingemmo butterata e funesta, con maremoti sulla superficie di un ponto che non era mai tranquillo, ma tutta una schiuma fremente di gorghi e mostri marini. Nuovi esseri di ordinaria malinconia calpestavano un tappeto soffice come zucchero filato sparso su una teglia, in cui si radicavano piante cresciute dolci come torroni. Altre volte immaginammo un balzo da gigante come in mongolfiera, le tante mongolfiere tipiche di una domenica d’estate, un balzo che ci consentisse di fuggire all’avarizia terrestre e alle sue costrizioni. In anni in cui razzi enormi arrugginivano in volo, pensammo a uno sgangherato proiettile cavo sparato negli occhi della luna come nei film dei Meliès, in cui potessimo accovacciarci per il viaggio, assieme ai nostri migliori amici. Ma poi venne il tempo di un leggero disincanto, e, anche sognando a occhi aperti, non potevamo far altro che immaginarci tute e scafandri e missili scagliati a violentare qualche nuovo cielo. E poi, al ritorno, schivare incredibili uragani e tempeste, per posarci placidamente in un mare che ci accogliesse come un telo.
Eravamo certo molto giovani e molto felici e pensavamo, con rabbia, di non dover invecchiare mai.
(Matteo Marconi)Le puntate precedentiBack To The Future Vol. 9 - Stuart Adamson morì nel 2001 e nessuno ne parla piùBack To The Future Vol. 8 - I Vines e il Verona dell'84-'85Back To The Future Vol. 7 – “I figli degli operai, i figli dei bottegai!”
Back To The Future Vol. 6 - Ekatarina Velika (EKV)
Back To The Future Vol. 5 - Gli Air sul pianeta VegaBack To The Future Vol. 4 – “Stay” e gli angeli degli U2
Back To The Future Vol.3 - La lettera dei R.E.M. e di Thom YorkeBack To The Future Vol. 2 – Massimo rispetto per i metallari (1987-89)Back To The Future vol. 1 – L’estate di Napster
14 settembre 2010
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