Movie Star Junkies + The Intellectuals, Muzak, Roma, 10 novembre 2011

9 Comments

  • Bob
    Posted 13/11/2011 at 21:03

    ehi amico sei a un concerto di roba zozza mica a teatro col biglietto numerato. cmq basta dirlo

    PS i bootleg non sono per piacere personale, ma li mando ai gruppi, a cui in genere piace riceverli e ascoltarsi il concerto.
    magari si potrebbe anche fare una collaborazione se ti interessa

  • Lorenzo Centini
    Posted 14/11/2011 at 09:36

    Ciao, Bob, no, quale biglietto numerato, però, davvero, sei alto come una montagna e dietro di te c’è gente che si deve mettere sulle punte per provare a vederci qualcosa…
    Comunque, scusa per il “Caparezza”, mentre il “Rob Tyner” credo sia un grande complimento.
    E non c’era nessuna accusa nel fatto di registrare bootleg, anzi, è un’iniziativa sacrosanta e benemerita.
    Una collaborazione con Kalporz? Mi sembra una grande idea! Ehi, Bardelli, che ne dici, inauguriamo le “Kalporz Sessions”?

  • tab_ularasa
    Posted 14/11/2011 at 15:58

    Il recensionista embra un giornalista della nazione regionale di firenze!
    La prossima volta portati dietro il GPS e magari dovresti smettere di leggere famiglia cristianal!

  • tab_ularasa
    Posted 14/11/2011 at 16:01

    Tanto prima o poi adesso che hai imparato che ci sono concerti r’n’r in giro ti si ribecca e ti riconosceremo c’hai detto sappiamo che non sei molto altro..così ti prendermo in collo o sulle spalle così potrai vedere meglio il tuo bel concertino notturno!

  • lorenzo centini
    Posted 14/11/2011 at 21:37

    Per tua informazione, Tab: non mi ero perso e non ho bisogno di GPS, famiglia cristiana e nazione semmai te li leggerai te (dato che sei addirittura in grado di riconoscerne ipotetiche influenze su quello che scrivo io) e qualche bel concertino è da un po’ che me lo sparo senza che ci sia qualche capoccione come te che deve farmi da guida illuminata o insegnarmi qualcosa.
    A parte questo, raga’, se non si era capito, è una questione di un minimo di altruismo e rispetto per gli altri che assistono allo stesso concerto e vogliono goderselo senza qualcuno che ti taglia fuori, o si mette a pogare coi gomiti alti, o risponde al telefono, o commenta a voce alta ogni cosa. E per favore non tiriamo più fuori l’idiozia del “siamo ad un concerto rock, mica a teatro”, a meno che non si frequentino ancora le scuole elementari infilandosi le dita nel naso per sentirsi punk.

  • Redazione
    Posted 14/11/2011 at 21:47

    @Lore: queste ipotetiche Kalporz Sessions mi sembrano più delle Illegal Sessions… I bootleg sono come la droga, sono legali solo per dose personale.

  • Post Author
    Lorenzo Centini
    Posted 15/11/2011 at 09:26

    Hai ragione, Paolo. Noi di Famiglia Cristiana siamo contro l’illegalità (e l’immoralità del rock).

  • tab_ularasa
    Posted 15/11/2011 at 10:31

    altruismo sempre e comunque evviva pavorotti and friends ma soprattuto la musica scaricata e libera e anche gli ingressi liberi…la prossima volta lorenz ti offro da bere mi puoi riconoscere ho una banana attacata al giubbotto e non e’ quella dei velvet underground!

  • Lorenzo Centini
    Posted 16/11/2011 at 09:09

    Mi sembra una buona idea, ma il secondo giro sta a me, ok?

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Se potessi ripercorrere in un attimo, nuotando controcorrente, le rapide di questo fiume oramai giunto al suo estuario, nella estrema fissità di questo mio prossimo viaggio nella noia orizzontale, sceglierei gli anni in cui la volta celeste non era altro che un enorme lenzuolo fatto a cielo e la luna una palla polverosa gettata nel vuoto e catturata con le unghie dall’egoismo del pianeta Terra. E noi, bimbi, cadevamo con essa per sempre, aggrappati in un infinto sprofondo gli uni agli altri, grazie a un gomitolo di lana nera. I grandi dimenticarono in fretta di avere un mondo con certe stelle enormi, sopra il capo, da osservare, mentre noi sacrificavamo la nostra noia migliore per costruire ponti sospesi nello spazio che ci allacciassero a un’agognata luna. La dipingemmo butterata e funesta, con maremoti sulla superficie di un ponto che non era mai tranquillo, ma tutta una schiuma fremente di gorghi e mostri marini. Nuovi esseri di ordinaria malinconia calpestavano un tappeto soffice come zucchero filato sparso su una teglia, in cui si radicavano piante cresciute dolci come torroni. Altre volte immaginammo un balzo da gigante come in mongolfiera, le tante mongolfiere tipiche di una domenica d’estate, un balzo che ci consentisse di fuggire all’avarizia terrestre e alle sue costrizioni. In anni in cui razzi enormi arrugginivano in volo, pensammo a uno sgangherato proiettile cavo sparato negli occhi della luna come nei film dei Meliès, in cui potessimo accovacciarci per il viaggio, assieme ai nostri migliori amici. Ma poi venne il tempo di un leggero disincanto, e, anche sognando a occhi aperti, non potevamo far altro che immaginarci tute e scafandri e missili scagliati a violentare qualche nuovo cielo. E poi, al ritorno, schivare incredibili uragani e tempeste, per posarci placidamente in un mare che ci accogliesse come un telo. Eravamo certo molto giovani e molto felici e pensavamo, con rabbia, di non dover invecchiare mai. (Matteo Marconi) Le puntate precedenti Back To The Future Vol. 9 - Stuart Adamson morì nel 2001 e nessuno ne parla più Back To The Future Vol. 8 - I Vines e il Verona dell'84-'85 Back To The Future Vol. 7 – “I figli degli operai, i figli dei bottegai!” Back To The Future Vol. 6 - Ekatarina Velika (EKV) Back To The Future Vol. 5 - Gli Air sul pianeta Vega Back To The Future Vol. 4 – “Stay” e gli angeli degli U2 Back To The Future Vol.3 - La lettera dei R.E.M. e di Thom Yorke Back To The Future Vol. 2 – Massimo rispetto per i metallari (1987-89) Back To The Future vol. 1 – L’estate di Napster 14 settembre 2010