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Se “Skying”, il bellissimo terzo disco degli Horrors pubblicato in primavera, aveva bisogno di una conferma anche dal vivo, l’ha avuta. L’attuale tour che la band inglese ha intrapreso in questi mesi è sbarcato anche in Italia. La data romana all’Alpheus, ha confermato i sempre costanti e notevoli progressi dei cinque musicisti, che dal precedente “Primary colours” hanno dato una potente virata alla loro carriera. La fase degli esordi e di “Strange house” è infatti ora non solo superata ma a quanto pare completamente accantonata. La stessa band già verso giugno aveva dichiarato che quei brani non sarebbero stati più eseguiti dal vivo, perché non rappresentativi di quello che gli Horrors sono ora. E gli Horrors ora sono dei musicisti che hanno trovato la loro dimensione, nonostante gli ultimi due dischi siano in apparenza piuttosto diversi. La qualità del concerto dell’Alpheus ha confermato in pieno questa sensazione.
Ovviamente i pezzi di “Skying” hanno avuto la preponderanza, ma non sono mancate nemmeno le graffianti chitarre di alcuni brani di “Primary colours” che hanno infiammato il pubblico romano, come “Who can say”e “Mirror’s image”. Per il resto un tappeto spesso ipnotico di tastiere, che conferiscono quel suono tipicamente new wave che si respira anche su disco. Gli Horrors ora appaiono come un gruppo consapevole dei propri mezzi, concreto e senza fronzoli. Quasi incredibile se si pensa che la promozione per i primissimi singoli del quintetto doveva parecchio all’immagine e all’impatto visivo. Ora invece è la musica che sovrasta tutto, accompagnata da una sezione ritmica pulsante, tastiere, chitarre e la presenza scenica di Faris Badwan. In generale tutti i brani del set hanno una marcia in più rispetto al disco, come “I can see through you” e la bellissima “Endless blue”. Altri momenti invece appaiono maggiormente dilatati, come in “Sea within a sea” e soprattutto “Moving further away”, deflagrante finale di tutto il concerto. In mezzo tanti altri perfetti affreschi new wave, dal singolo “Still life” a “Changing the rain”. Gli Horrors continuano a migliorare e crescere anche dal vivo, a quanto pare.
(Francesco Melis)
28 novembre 2011