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DISCHI DELL’ANNO, TOP 20
1) Fleet Foxes, “Helplessness Blues”
Come scritto da Giordani qui su Kalporz, questo disco è un’unica lunga canzone, un’immensa cavalcata melodica che lascia straniti e increduli. Ne avevamo bisogno.
2) The Antlers, “Burst Apart”
Sinuosi ed affascinanti, algidi e spettrali, e forse non del tutto compresi. Forse sarò pazzo ma ascoltando questo album penso spesso ai Radiohead.
3) Wild Beasts, “Smother”
Uno stile indefinito ed indefinibile, per il disco di art-rock dell‘anno. E dal vivo sono una bomba.
4) Wu Lyf, “Go Tell Fire to The Mountain”
Quando ho sentito per la prima volta il singolo “Spitting Blood” ho pensato fossero pazzi. Poi ho ascoltato “Dirt” leggendo le liriche, altrimenti incomprensibili, e mi sono venuti in mente i Clash.
Musica viscerale per questi giorni di protesta.
5) Connan Mockasin, “Forever Dolphin Love”
Ascoltato giusto in tempo per il classificone finale, il disco di questo folle neozelandese mescola elementi diversissimi, dal jazz alla musica ambient, fino all’electro pop, risultando sempre e comunque originalissimo.
6) The Horrors, “Skying”
La band di Faris Badwan ha dato alla luce un disco di quelli “come si faceva una volta”, pieno zeppo di tante belle canzoni, ognuna diversa dall’altra. Ormai sono una certezza.
7) Handsome Furs, “Sound Kapital”
Un electro-rock suonanto con synth tamarrissimi ed effettacci che a tratti sembrano provenire dalla disco italiana anni ’90, eppure ogni brano è una piccola scheggia impazzita. Sorpresona.
8 ) Chapel Club, “Palace”
Gli Chapel Club si muovono sulla scia dell’ondata di revival post-punk/dark-wave, con chitarrine shoegaze in prima fila a grattare le orecchie. Nulla di nuovo quindi? Verissimo. Ma le doti compositive sono eccelse e questo album ne è la prova.
9) Ty Segall, “Goodbye Bread”
Tonnellate di melodia nascoste da distorsioni e scricchiolii, voce acida e chitarre fumose, il tutto nella migliore tradizione garage. Sa di spirito adolescenziale.
10) Arctic Monkeys, “Suck it And See”
Bello ritrovarli ancora qui ad accompagnare le nostre giornate di cazzeggio con i loro refrain appiccicosi. Il sound si fa più sixities, le liriche più interessanti e l’accento smaccatamente british di Alex Turner è gioia per le orecchie.
11) Radiohead, “The King Of Limbs”
Criticati da tutti quelli che sognano ancora un “Ok Computer” atto-secondo, i Radiohead continuano, nonostante tutto, a scrivere la storia del nostro tempo con la loro musica.
12) Cass McCombs, “Wit’s End”
Un disco di una classe infinita al quale forse avrei dovuto dare un voto più alto. Presto o tardi scriverà il suo capolavoro.
13) Dirty Beaches, “Badlands”
A metà strada tra una cupa visione targata Suicide e un sogno sconcio di Elvis, il taiwanese Alex Zhang Hungtai estrae dal cilindro otto tracce che trasudano passione e mistero. Chapeau.
14) Cut Copy, “Zonoscope”
Non è propriamente il mio genere, ma una volta messa nel lettore l’ultima fatica targata Cut Copy è impossibile restare fermi. E “Need You Now” è uno dei pezzi dell’anno.
16) Yuck, “Yuck”
Band capofila del revival targato ninties, gli Yuck nel loro album d’esordio le azzeccano quasi tutte.
17) The Dodos, “No Colors”
Anche loro forse avrebbero meritato un voto migliore nella recensione ed una posizione più alta nella classifica, ma la musica dei Dodos, si sa, sa essere allo stesso tempo immediata ed inafferrabile. A volte anche difficile da giudicare.
18) Anna Calvi, “Anna Calvi”
Questo esordio ha ricevuto lodi sperticate ed io non posso che accodarmi. Che voce ragazzi.
19) Mister Heavenly, “Out Of Love”
Mamma Sub Pop ha battezzato questo genere con il nome di “doom wop” ma, lasciando perdere le bizzarre nomenclature, l’esordio dei Mister Heavenly si rivela come uno dei divertissement meglio riusciti dell’anno.
20) Girls, “Father, Son, Holy Ghost”
In tutta sincerità da loro mi aspettavo un altro capolavoro. Così non è stato, ma il nostro Christopher Owens ha sfornato anche stavolta almeno una manciata di brani eccellenti.
CANZONI DELL’ANNO, TOP 50
1) Helplessness Blues – Fleet Foxes
2) Forever Dolphin Love – Connan Mockasin
3) Black Night – The Dodos
4) Putting The Dog To Sleep- The Antlers
5) Need You Now – Cut Copy
6) Dirt – WU LYF
7) Lord Knows Best – Dirty Beaches
8 ) Endless Blue – The Horrors
9) End Comes to Soon – Wild Beasts
10) Bronx Sniper – Mister Heaven
11) No Feelings – Handsome Furs
12) Blood Blank – Loch Lomond
13) County Line – Cass McCombs
14) My Head Explodes – Ty Segall
15) Green Aisles – Real Estate
16) My Ma – Girls
17) No Widows – The Antlers
18) Balance – Future Islands
19) Lion’s Share – Wild Beasts
20) Lotus Flower – Radiohead
21) Desire – Anna Calvi
22) Get Away – Yuck
23) That’s Where You’re Wrong – Arctic Monkeys
24) Your Past Life Has Blast – Okkervill River
25) True Blue – Dirty Beaches
26) I Can See Through You – The Horrors
27) Wreckin Bar (ra ra ra) – The Vaccines
28) Concrete Gold – WU LYF
29) Alisa – Cut Copy
30) Vomit – Girls
31) Seve The Peopole – Handsome Furs
32) I’Don’t Want Love_ The Antlers
33) Honey Bunny – Girls
34) The Other Shoe – Fucked Up
35) Black Treackle – Arctic Monkeys
36) Codex – Radiohead
37) The Same Thing– Cass McCombs
38) Such a Sad Puppy Dog – WU LYF
39) I Can Feel It – Ty Segall
40) Reach a Bit Further – Wild Beasts
41) Still Life – The Horrors
42) Suicide Policeman – Yuck
43) Future Starts Slow o Baby Says– The Kill
44) Blow It Up – The Vaccines
45) Where I’m Going – Cut Copy
46) Map of an Englishman – Erland and The Carnival
47) Bodies -Male Bonding
48) Maniac – CYHSY
49) Two Lovers – The Rural Alberta Advantage
50) Blue Lead Fences – Loch Lomond
VIDEO DELL’ANNO, TOP 10
1) “What About Us” (uncensored) – Handsome Furs
2) “Forever Dolphin Love” – Connan Mockasin (link)
3) “We Bros” – WU LYF (link)
4) “Honey Bunny” – Girls (link)
5) “Baby Says” – The Kills (link)
6) “Lotus Flower” – Radiohead (link)
7) “Fever Dreaming” – No Age (link)
8 ) “Suck It And See” – Arctic Monkeys (link)
9) “Maniac” – Clap Your Hands Say Yeah (link)
10) “It” – Rich Aucoin (link)
CONCERTI DELL’ANNO (in ordine sparso)
No Age live @ A38, Budapest , Ungheria 18.04.2011
Come trasformare un qualche centinaio di placidi ungheresi in dei pazzi scatenati.
Incandescente.
Arcade Fire live in Wiesen, Austria, 22.06.2011
Dopo un anno passato ininterrottamente on the road, arrivano in Austria visibilmente provati e ci mettono il cuore. Commovente.
Wild Beasts live @ Tunnel, Milano 30.10.2011
Classe, stile, e talento. Perfetto.
The Antlers live @ Magnet, Berlino, Germania 25.11.2011
Peter Silberman ed i suoi scudieri lasciano il Magnet senza parole con un esibizione da brivido. Drammatico.
Mister Heavenly live @ Privat Club, Berlino, Germania 08.12.2011
Davanti ad un Privat Club deserto la “all star band” dà l’anima e anche di più e a fine concerto regala abbracci ai pochi fan presenti. Furioso.
The Horrors live @ Lido, Berlino, Germania 13.11.2011
Dopo una partenza timida, gli Horrors dimostrano che la pioggia di complimenti per l’ultimo album è ampiamente meritata. Perentorio.
(Stefano Solaro)
28 dicembre 2011