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I Digitalism si presentano al Circolo degli Artisti di Roma proponendo per la prima volta nella Capitale un loro live set. Qui però occorre chiarire subito che chi si aspettava quantomeno una batteria ad accompagnare i due musicisti tedeschi è rimasto deluso. Di certo non però questa delusione è stata ricompensata in pieno dall’intensità dell’ora abbondante che i Digitalism hanno affrontato sul palco del locale romano. Con alle spalle una scenografia minimale ma efficace, formata dal cuore del logo dell’ultimo disco “I love you, dude” sul quale passano parecchi visuals, il duo ha infiammato il pubblico passando attraverso brani vecchi e nuovi, più o meno noti, senza soluzione di continuità. Sotto questo aspetto forse il concerto dei Digitalism si può definire “live set”, dato che siamo di fronte a una formula musicale che è ben lontana da quella di un semplice dj set.
Pur senza strumenti la forza d’impatto dei Digitalism e della loro musica si fa sentire tutta, confermando il loro ruolo di band trade d’union tra elettronica e rock. O meglio, i brani dei Digitalism sono un chiaro esempio di come si possa fare musica elettronica rispettando in pieno la struttura classica di un pezzo rock. Alla fine il tutto diventa una lunga suite dove fanno capolino tanti momenti, da “Pogo” (ovviamente proposta come bis) a “2 hearts”, preceduta da un’interminabile intro, che mandano in visibilio il pubblico, fino ad arrivare a momenti più electro, come “Magnets” o “Reeperbahn”. Colpiscono anche l’intramontabile “Idealistic” e il nuovo singolo “Circles”. E alla fine si pensa che forse sentire questi brani su disco sarebbe stato molto meno coinvolgente e stimolante. E allora forse sì, si esce con la quasi certezza di aver assistito a un vero e proprio “live set” dei Digitalism.
(Francesco Melis)
23 aprile 2012