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Il duo palermitano formato da Alessandro Alosi (voce, chitarra acustica e gran cassa) e Gianluca Bartolo (chitarra 12 corde e cori) vanta in pochi anni di attività un Ep, due album lodati dalla critica e più di 200 concerti in giro per lo stivale. Due stakanovisti del palco, straordinari performer che legano testi surreali a canzoni essenziali. Ad accompagnarli in questo tour 2012 due session men dallo sterminato curriculum: Antonio Gramentieri alla chitarra e al basso (Hugo Race, Howe Gelb) e Diego Sapignoli alla batteria (Steve Wynn, Robyn Hitchcock).
In un live del Pan del Diavolo folk e blues si fondono in una musica ossessiva e circolare come in un rito diabolico che non esclude l’improvvisazione dei singoli e le dilatazioni psichedeliche. La prima parte di scaletta propone i brani del nuovo album “Piombo, Polvere e Carbone” uscito lo scorso aprile per Tempesta Dischi.
“Scimmia Urlatore” dà una prima scossa al pubblico romagnolo con un refrain arrabbiato e all’unisono il jingle jangle della chitarra di Bartolo. “Vento Fortissimo” è un pezzo arioso e simile negli accordi ad “Until The Day Is Done” degli R.E.M., seguito da un’esecuzione di “Piombo, Polvere e Carbone” da togliere il respiro grazie alle chitarre magnificamente arrangiate da Bartolo e Gramentieri. Alosi non è da meno per forza comunicativa e interpretazione nell’ottima “Dolce Far Niente”, motivo che si stampa facilmente nella memoria.
Le nuove canzoni del Pan del Diavolo sono apprezzabili ma hanno inevitabilmente bisogno di tempo (e di test dal vivo) per crescere ; il gruppo ambisce ora ad uno stile più personale e variegato a discapito di quell’immediatezza radicata nel precedente “Sono all’Osso”. Così il boogie vorticoso alla Elvis di “Blu Laguna” e lo psychobilly di “Bomba nel Cuore” sono una manna dal cielo, per non parlare di “Pertanto” in salsa spaghetti western e soprattutto l’antemica “Il Centauro”.
“Coltiverò l’Ortica”, primo brano di successo del duo, esalta il battimani del pubblico prima di un finale pazzesco per intensità: “Il Boom” cita “The End” dei Doors ed i Calexico; “Farà Cadere Lei” è un travolgente voodoo gitano che non sfigurerebbe in un film di Tarantino. Del doman non v’è certezza – a parte finire all’inferno, intanto il presente è radioso per Il Pan del Diavolo.
(Matteo Maioli)
24 maggio 2012