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Sabato 2 giugno 2012. Pillole brevi e fugaci dal Primavera Sound di Barcellona da parte di Nicola Guerra e Francesco Marchesi.
Ore 19.45 Sharon Van Etten e Sandro Perri, l’inizio soft del (sigh) ultimo giorno al Primavera (Francesco Marchesi)
Ore 20.21 Cala il sole e gli Sleepy Sun lo ritirano su! (Nicola Guerra)
Ore 20.44 La musica d’attesa del Pitchfork Stage è migliore di quasi tutti i festival italiani. Delle esibizioni, ovviamente. (Francesco Marchesi)
Ore 21.40 Dopo l’inizio dei KOK direttamente nell’empireo del rock Atlas Sound. A chiunque vi dica che la musica è finita rispondete che c’è B.C. Dylaniano. (Francesco Marchesi)
Ore 21.59 Arrivo col gruppo dei migliori sul Mini e salto i Real Estate. Sarà il caso che i Beach House facciano il concerto della vita… Ho paura che lo stiano facendo… (Francesco Marchesi)
Ore 22.13 Momenti di misticismo collettivo con i Beach House. Ci stanno ufficialmente facendo sognare. Ma quante canzoni meravigliose hanno?! (Francesco Marchesi)
Ore 22.31 Delusione Atlas Sound. Però il Primavera serva anche per scoprire cose nuove… The Olivia Tremor Control Band dal tocco pop psichedelico sublime. Ora tripletta Shellac, Goodflesh e The Pop Group. A presto un resoconto dettagliato (Nicola Guerra)
Ore 23.49 Gli Shellac sono ancora di una violenza inaudita. Ecco, potrebbero sfogarla su Chromatics (sopravvalutati) e Saint Etienne (mai valutati)… (Francesco Marchesi)
Ore 00.58 Ci sono più sballati agli Yo La Tengo che ai Godflesh. E’ ora di sfatare il mito del metallaro cattivo. (Nicola Guerra)
Ore 1.27 The Weeknd, unico vero headliner. Ci sarebbe da scrivere un trattato, diciamo che, come molti personaggi di cultura afroamericana, sembra nato per fare questo. (Francesco Marchesi)
Ore 1.53 Si illumina una croce sul San Miguel. Per i Justice la grandeur è l’ultimo dei problemi… (Francesco Marchesi)
Ore 4.02 The Pop Group! New Wave senza età. Finisce qui il mio Primavera Sound. Esperienza bellissima, grazie ai miei compagni di viaggio e a tutte le persone che ho incontrato. All’anno prossimo (Nicola Guerra)
3 giugno 2012
1 Comment
anacleto
La musica d’attesa del Pitchfork Stage è migliore di quasi tutti i festival italiani. Delle esibizioni, ovviamente.
Anche delle esibizioni sul p4k stage comunque..