Radiohead (+ Caribou), Arena Parco Nord, Bologna, 25 settembre 2012

23 Comments

  • Antonio
    Posted 26/09/2012 at 17:09

    Un po’ troppo carico di boria ed autocompiacimento.

  • Domenico
    Posted 26/09/2012 at 17:30

    Ma per favore! Un articolo che sembra scritto da uno che al concerto manco ci stava! E manco bene informato tra l’altro, visto che proprio l’ultima volta che sono venuti in Italia (2008), parlando di location “artistiche”, si sono esibiti a Milano in Arena civica, che non mi sembra il massimo della vita….Jonny avulso dalla realtĂ , Colin anima del gruppo….pare che l’autore abbia bisogno di una visita di un otorino! Paranoid Android fatta “come una pausa sigaretta”…roba da matti! Un articolo scandalosamente ridicolo!

  • giada
    Posted 26/09/2012 at 20:40

    Nella tua recensione leggo principalmente snobbismo e poca sostanza di critica musicale. Il paragone assurdo con i Clash e epoche passate, un acanimento incomprensibile nei confronti di Johnny Greenwood che nonostante l’errore su Exit Music dimostra una padronanza musicale invidiabile, ma soprattutto un’attenzione quasi morbosa nei confronti di un pubblico che mai si è dimostrato

  • giada
    Posted 26/09/2012 at 20:58

    *irrispettoso, quasi come se avessi voluto attuare un’irritante selezione. In base a cosa, poi? Cinquantenni? Hipster? Rasta? Ero una delle diciasettenni in fila a ripassare, ma non per questo penso di apprezzare i Radiohead meno di te o di essere meno legittimata a vederli in concerto. Il tuo tono di superioritĂ  risulta assolutamente patetico e las

  • giada
    Posted 26/09/2012 at 21:14

    *lascia a desiderare sull’oggettivitĂ  del tuo commento, anche solo per il fatto che consigli un’alternativa e anticonformista pausa sigaretta durante una delle canzoni rock piĂą riuscite degli ultimi vent’anni. La prossima volta ti consoglierei di godersi un po’ di piĂą il concerto e considerare quanti musicisti sono in grado di fare funzionare con tanta pulizia e precisione una sessione ritmica del genere prima di sprofonderti in battute poco originali. (in tutto questo, non posso non notare quanto tu sia stato acuto invece nell’ osservare l’innato talento di Thom Yorke per il ballo)

  • Andrea
    Posted 26/09/2012 at 23:11

    D’accordo con i commenti precedenti …e poi Caribou va bene giusto per fare i divani 🙂 …il suo unico merito è quello di aver suonato poco

  • Stefano
    Posted 27/09/2012 at 13:43

    Sommariamente poco bello. Presa di posizione quasi forzata e arroganza sparsa qua e lĂ . Critica della critica? Se mi fosse piaciuto l’articolo te l’avrei detto.

  • Wilcous
    Posted 27/09/2012 at 19:02

    Pubblico MOLTO irrispettoso. Bastava andarsi a vedere i Sigur Ros a Villafranca per capire cos’è un pubblico “rispettoso”, oppure i Radiohead qualche anno fa, dove nessuno si sognava di cantare perché non osava sovrapporre la sua voce a quella di Thom Yorke, e nemmeno minimamente sognava di farlo. A Bologna solamente durante la prima parte di “Exit Music” e “Pyramid Song” c’è stato un po’ di silenzio (che poi è contemplazione della bellezza). Per andare a cantare le canzoni ci sono sempre i concerti di Tiziano Ferro.

  • Piero Merola
    Posted 28/09/2012 at 01:20

    trasudate noia…

  • Domenico
    Posted 28/09/2012 at 08:09

    Inoltre dimostri anche scarsa capacitĂ  di accettare critiche! Hai fatto una sottospecie di recensione elevandoti a sacerdote della musica di qualitĂ , criticando negativamente ogni aspetto del concerto (salvo poi dire che ti è pure piaciuto….cerca di metterti d’accordo) e arrogandoti la facoltĂ  di interpretare (a modo del tutto tuo) i comportamenti dei membri del gruppo. Non sai nemmeno tu quello che vuoi dire con questa serie di frasi disconnesse messe insieme, tanto che hai pure cancellato (tra quelli di facebook) il commento di un ragazzo con il reale intento di eliminare la tua risposta assolutamente insensata. Io non ti avrei pubblicato manco sul “Cioè” per evitare di essere deriso da chi ascolta musica partenopea.

  • Lorenzo
    Posted 28/09/2012 at 09:45

    Meglio noioso che radical-chic.
    Anzichè invogliare all’ascolto chi ancora non conosce la piĂą grande band rock degli ultimi 20 anni fai un’operazione di critica sterile e fine a sè stessa. Sei il prototipo dell’intellettuale italiano medio: non parli MAI dei contenuti ma nuoti in superficie soffermandoti invece, in puro stile “Novella 2000”, su presunti diverbi tra quel genio di Johnny Greenwood e il resto della band.
    Incredibile poi la spocchia in questo tuo giudizio:

    “La folgorante apertura di “The Bends” strappa una certa commozione, ha un che di ancestrale e mistico, tra presenti che non erano nemmeno nati all’epoca e improbabili individui dell’ultim’ora che piuttosto cantano a squarciagola la stucchevole “Reckoner” o “House Of Cards”.

    Dai retta a me che sono un tuo coetaneo: cambia mestiere.

    Cordiali saluti

  • Piero Merola
    Posted 28/09/2012 at 17:22

    Ci fossero critiche sostanziali, potrei rispondere. Ma davanti a insulti non argomentati, non posso controargomentare. Non sono solito (e non sono nemmeno abilitato) a cancellare i commenti.

    Pace e bene.

  • Piero Merola
    Posted 28/09/2012 at 17:27

    Vedo che senza volerlo, sono riuscito a “stanare” un po’ di pseudo-fan dei Radiohead che si professano tali per scopare di piĂą. Vi rimando a mie precedenti recensioni dei Radiohead, per giudicare la mia “preparazione”, poi vi lascio al vostro divertente venerdì sera sui social network.

    http://www.kalporz.com/2012/07/radiohead-caribou-verizon-center-washington-dc-3-giugno-2012/

    http://www.kalporz.com/recensioni/radiohead-mi-live2.htm

    http://www.kalporz.com/recensioni/frequency2009-08-21-live.htm

  • Lorenzo
    Posted 28/09/2012 at 19:01

    Fantastico.
    Perché se fossi abilitato cancelleresti i commenti degli utenti? É questa la tua idea del confronto? Ma rileggi quello che scrivi ogni tanto? Sei tu che insulti, sprezzante.
    Manco fossi Lester Bangs…
    Io ho 36 anni e ho visto dal vivo i Radiohead 4 volte oltre che avere tutti i loro dischi. E allora? Solo per questo sarei autorizzato a prendermi gioco di un ventenne che “canta a squarciagola le stucchevoli (!) Reckoner o House Of Cards”?
    Evviva i radical chic che leggono il Manifesto!

    Vado a farmi una sega, se può interessarti.

  • Domenico
    Posted 29/09/2012 at 00:00

    Lo vedi? Non leggi bene quello che ti viene detto….oppure fai finta di non capire o veramente non capisci niente (e io ne sono certo). I commenti cancellati erano su facebook…non qui. A prescindere dalle minchiate che anche tu ti rendi conto di aver scritto, dato che poi le fai sparire, resta il fatto che la sostanza manca in quello che hai scritto e non nelle critiche che ti vengono portate (e che non accetti manco a pagarti visto che sei troppo convinto e pieno di te). L’unica arma di difesa che hai è l’insulto gratuito. Non contento accusi gli altri di insultarti. Questo sei tu…un concentrato di boria, arroganza, vanitĂ  (nel senso di vano, inutile) e soprattutto ignoranza. Non vale manco la pena risponderti oltre, dato che ti daresti sempre ragione altre mille volte. Avrai fatto anche altre recensioni (non oso immaginare…) ma questo non ti autorizza a sminuire e insultare la platea variegata (questo è il bello del concerto) che ha assistito all’evento da te descritto come peggio non si poteva. In realtĂ , l’unica categoria che non avrebbe dovuto essere lĂ , è rappresentata dai poveracci come te che pensano di poter descrivere la performance di un gruppo stratosferico, che del tuo parere non se ne fa niente. Noi però possiamo massimizzare l’inutilitĂ  della tua “recensione” stampandola su carta igienica! Fossi in te ne andrei fiero! Hai reso un servizio all’umanitĂ !

    Datti all’ippica zio

  • Redazione
    Posted 29/09/2012 at 08:49

    Ahahha, matusa, Piero Merola ha 24 anni, eh.

  • Piero Merola
    Posted 29/09/2012 at 10:51

    @Lorenzo: il Manifesto lo leggerai te

    @Domenico: non si possono cancellare i commenti su facebook

  • Post Author
    Piero Merola
    Posted 29/09/2012 at 10:54

    Tra l’altro siete l’unici a non aver capito che è una recensione positiva. Continuate pure ad accanirvi che mi diverte tutto ciò.

  • Emanuele
    Posted 29/09/2012 at 17:20

    E’ vero! La recensione sul concerto è positiva! Io l’ho capito…e la aborro!
    Non sapevo che all’oggi un album RACCAPRICCIANTE (the king of SHITS )si definisse “complesso”…geniali tecniche di comunicazione!

    In ogni caso esprimo il mio parere sul concerto di BO.
    Il concerto è stato BRUTTO.
    Ok, la scenografia, le luci, l’attesa…anzi proprio l’attesa: appena sono entrati sul palco, il pubblico era carico come una testata atomica!! Pronto a seguire i suoi beniamini al massimo della loro espressione…e invece??
    Avete notato che dopo i primi pezzi (esclusa lucky), l’intensitĂ  del pubblico è andata a picco?! Dopo un’ora di NOIA, il primo commento di un ragazzo dietro di me è stato “Secondo me sta facendo apposta a fare i pezzi piĂą brutti che hanno in repertorio!”. Guarda caso mi ha letto nel pensiero!
    Secondo commento: “non sarebbe ora di un bel giro di rullante come dio comanda, e non questi SUONETTI del cazzo!?”.
    Seconda volta che mi leggeva nel pensiero!
    Prima ora e mezzo con la stessa base elettronica di fondo!

    Ma poi come si fa a non fare “Jigsaw Falling Into Place” se proprio si prediligono gli ultimi 2 album…ma cmqe qui ognuno ha i suoi gusti e non ha senso entrarci.
    Pessimi, i prossimi 60€ li risparmio!
    Senza parlare della infame organizzazione logistica offerta da Bologna.
    Ciao a tutti.

  • anacleto
    Posted 01/10/2012 at 23:45

    Trovo inquietanti parallelismi tra i primi commenti che non capiscono che la recensione (una su un sito di musica non una marchetta di repubblica) è positiva, e quella ilare vicenda in cui si postava su fb un fotomontaggio della copertina del corriere “grillo: citofonava e scappava” che causava migliaia di commenti di sdegno convinti che fosse vera (citation needed; http://bagniproeliator.blogspot.it/2012/09/cosa-siete-una-tribu-di-handicappati.html).

    Comunque è normale che quando una band diventi così popolare il livello del pubblico cambi, anche a ferrara fischiarono i low in apertura.

  • Yannick
    Posted 05/10/2012 at 15:44

    In parte secondo me hai ragione, sul pubblico che ha partecipato a questo tour, gran parte secondo me non c’entrava proprio niente ed era li per “caso” solo perchĂ© magari erano finiti i biglietti per Campovolo o come cazzo si chiama, però da come la vedo io sono cavoli loro se vogliono venire a vederli bene, però poi non puoi scrivere una minchiata del genere: “Swim” e in parte “Andorra” sono due album che fanno le scarpe agli ultimi due dei Radiohead.
    ok, i Caribou gruppo di tutto rispetto, veramente ma veramente bravi e hanno fatto 2 album grandiosi, ma non esageriamo a fare paragoni…
    ogni volta che si parla dei Radiohead, c’è sempre qualche FENOMENO che deve dir la sua cagata del secolo facendo paragoni qua e lĂ … I Radiohead (miglior gruppo di sempre SECONDO ME) a parte la disattenzione di Jonny che fa anche sorridere in positivo, hanno stupito per l’ennesima volta portando un album (che in confronto agli altri è l unico che ha qualche pecca) difficile di primo impatto e trasformato in un live mostruoso… poi vabè con Paranoid sei andato proprio fuori dai, però ripeto su certa parte del pubblico secondo me hai ragione, ho visto gente li per caso ad esempio questo pirla sopra di me di nome Emanuele che con un solo suo commento mi ha fatto cadere le palle… “non sarebbe ora di un bel giro di rullante come dio comanda, e non questi SUONETTI del cazzo!?”
    e io ti rispondo: cosa cazzo ci facevi li ignorante come una capra?! cosa volevi sentire SKRILLEX o come cazzo si chiama???? dai valĂ …

  • Piero Merola
    Posted 05/10/2012 at 17:30

    Finalmente un commento sensato. Caro Yannick, non ho nessuna polemica contro i Radiohead. Sono dei mostri. Era la sesta o settima volta che li vedevo e ho cercato soltanto di fare emergere, come giĂ  altre volte, i lati negativi.

  • Emanuele
    Posted 06/10/2012 at 14:37

    Yannick vedi che sei un IDIOTA?!
    Hai letto all’inizio quello che ho scritto, o leggi solo quel che ti pare?
    Ho scritto “in ogni caso esprimo il mio parere sul concerto di BO”; sai cosa vuol dire “IL MIO PARERE”!?

    Pirla e ignorante te li puoi ficcare nel culo, chiaro COGLIONE SUPPONENTE?!
    Tu hai un parere diverso dal mio? Tanto meglio, il mondo è bello perchè è vario! Pace!
    Le offese te le tieni poi in quel cervello da grande genio che hai.
    Emanuele è il mio nome vero, non ho bisogno di pseudonimi.

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Se potessi ripercorrere in un attimo, nuotando controcorrente, le rapide di questo fiume oramai giunto al suo estuario, nella estrema fissità di questo mio prossimo viaggio nella noia orizzontale, sceglierei gli anni in cui la volta celeste non era altro che un enorme lenzuolo fatto a cielo e la luna una palla polverosa gettata nel vuoto e catturata con le unghie dall’egoismo del pianeta Terra. E noi, bimbi, cadevamo con essa per sempre, aggrappati in un infinto sprofondo gli uni agli altri, grazie a un gomitolo di lana nera. I grandi dimenticarono in fretta di avere un mondo con certe stelle enormi, sopra il capo, da osservare, mentre noi sacrificavamo la nostra noia migliore per costruire ponti sospesi nello spazio che ci allacciassero a un’agognata luna. La dipingemmo butterata e funesta, con maremoti sulla superficie di un ponto che non era mai tranquillo, ma tutta una schiuma fremente di gorghi e mostri marini. Nuovi esseri di ordinaria malinconia calpestavano un tappeto soffice come zucchero filato sparso su una teglia, in cui si radicavano piante cresciute dolci come torroni. Altre volte immaginammo un balzo da gigante come in mongolfiera, le tante mongolfiere tipiche di una domenica d’estate, un balzo che ci consentisse di fuggire all’avarizia terrestre e alle sue costrizioni. In anni in cui razzi enormi arrugginivano in volo, pensammo a uno sgangherato proiettile cavo sparato negli occhi della luna come nei film dei Meliès, in cui potessimo accovacciarci per il viaggio, assieme ai nostri migliori amici. Ma poi venne il tempo di un leggero disincanto, e, anche sognando a occhi aperti, non potevamo far altro che immaginarci tute e scafandri e missili scagliati a violentare qualche nuovo cielo. E poi, al ritorno, schivare incredibili uragani e tempeste, per posarci placidamente in un mare che ci accogliesse come un telo. Eravamo certo molto giovani e molto felici e pensavamo, con rabbia, di non dover invecchiare mai. (Matteo Marconi) Le puntate precedenti Back To The Future Vol. 9 - Stuart Adamson morì nel 2001 e nessuno ne parla più Back To The Future Vol. 8 - I Vines e il Verona dell'84-'85 Back To The Future Vol. 7 – “I figli degli operai, i figli dei bottegai!” Back To The Future Vol. 6 - Ekatarina Velika (EKV) Back To The Future Vol. 5 - Gli Air sul pianeta Vega Back To The Future Vol. 4 – “Stay” e gli angeli degli U2 Back To The Future Vol.3 - La lettera dei R.E.M. e di Thom Yorke Back To The Future Vol. 2 – Massimo rispetto per i metallari (1987-89) Back To The Future vol. 1 – L’estate di Napster 14 settembre 2010