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A volte ritornano, nel 1991 il cielo sopra Berlino fa da sfondo allo scioglimento dei Crime & the City Solution, gruppo del florido sottobosco rock australiano. Nel 2011, a sorpresa, Simon Bonney, mente ed anima del progetto, mettendo da parte le sue velleità da cantautore country, annuncia il ritorno sulle scene della band. L’intento è quello di ritornare in studio e andare in tour, la line-up è quella delle grande occasioni, include membri storici e volti nuovi: la violinista Bronwyn Adams (consorte di Bonney), il chitarrista Alexander Hacke (Einstürzende Neubauten, Sprung aus den Wolken, Sentimentale Jugend), David Eugene Edwards (16 Horsepower, Woven Hand), Jim White (Dirty Three), Troy Gregory (Dirtbombs, Swans, Spiritualized), Matt Smith (Outrageous Cherry, Andre Williams) e Danielle de Picciotto.
La compilation antologica “An Introduction to… Crime &a The City Solution: A History of Crime – Berlin 1987 -1991” anticipa l’uscita, prevista per i primi mesi del 2013, di “American Twilight”, primo album in studio dopo ventidue anni. La Mute Records, afferra l’occasione al balzo, raccoglie i brani più significativi del periodo berlinese della band (1987-1991), costellato in più occasioni dalla collaborazione con il regista tedesco Wim Wenders, si veda la partecipazione della band alle riprese di “ Der Himmel über Berlin” (Il cielo sopra Berlino) e alla colonna sonora di “Bis ans Ende der Welt” (Fino alla fine del mondo) con il brano “The Adversary”.
La Berlino della fine degli anni ottanta, inizio anni novanta, incarna e in qualche modo rispecchia il post-punk in bianco e nero dei Crime & The City solution, si respira un’atmosfera cupa e decadente, a metà strada tra il fumo cavernoso del locale blues di periferia e le macerie di un muro abbattuto, i cui mattoni continuano a pesare come macigni. Le coordinate musicali dei brani tratti da “ Shine” (1988), “The Bride Ship” (1989), “Paradise Discotheque” (1990) e “Bis ans der Welt Ost” (1991) si muovono tra sperimentalismo d’avanguardia (“The last dictator”, suite in quattro parti dedicata alla caduta del dittatore rumeno, Nicolae Ceaușescu), teatralità dark alla Virgin Prunes (“All must be love”, “Home is far from here”), rock sporco e crudo (“Hunter”) ed echi di Echo &a the bunnymen (“On every train”).
La scelta dei pezzi, fatta con diligenza e accuratezza, invoglia fan e non-fan, nella migliore dell’ipotesi, a rispolverare i vecchi vinili polverosi, nella peggiore a scaricarsi la discografia dei Crime &a The City Solution da I-tunes. Comunque vada sarà un successo.
77/100
(Monica Mazzoli)
9 ottobre 2012