Share This Article
Anche qui a Kalporz si festeggiano i Beatles e i cinquant’anni di “Love Me Do”. Certo, non una celebrazione diretta… Che almeno da parte mia non ce n’è proprio la voglia e la forza. Quindi è bene trattare la cosa di traverso, o meglio tangenzialmente. C’è infatti un altro compleanno da festeggiare con venti candeline di meno sulla torta che riguarda ancora i Beatles, la loro musica e, caso raro, un prodotto paradossalmente originale della discografia italiana.
È nuovamente disponibile in edizione rimasterizzata l’album-evento degli Shampoo, “In Naples 80/81”, pubblicato all’epoca dalla EMI. Gli Shampoo sono stati senza ombra di dubbio la migliore cover band dei Beatles mai esistita… e di cover band dei Fab Four ce ne sono state, ce ne sono e ce ne saranno a milioni. Parlare di cover è indispensabile quanto inappropriato. Gli Shampoo hanno saputo riprodurre con filologica fedeltà e innamorata devozione musica e arrangiamenti del quartetto inglese, creando brani-feticcio e precisi tributi amatoriali. Dall’altro lato sono riusciti a conservare personalità, estro e ironia, portando no-sense e intelligenza nelle loro traduzioni estetico-musicali. Potremmo definirli un fenomeno camp… ma anche tale definizione sarebbe riduttiva. Prendiamo la cover di “Twist and Shout”, intitolata “Chist’ è ‘o Scia”… Laddove Lennon gridava “Come on, come on, come on, come on baby now/ Come on and work it on out”, il chitarrista degli Shampoo Lino D’Alessio traduceva: “Come on, come on, vien accà, e puort a past ‘e patan” (letteralmente “vieni qui e porta la pasta e patate”). Ora, secondo me, inneggiare alla pasta e patate è già di per sé un gesto poetico di infinita importanza antropologica e letteraria, un’intuizione pop da far invidia allo stesso Andy Warhol… C’è poi da dire che assonanze e consonanze di traslitterazione sono perfette, musicalmente ineccepibili e comunque autonome nel loro (non) senso e in termini lirici.
Non c’è da stupirsi. Gli Shampoo furono una band partenopea e si sa… in musica e caricature (o meglio, nello “sfottere”) Napoli è stata, ed è ancora, una capitale. E appunto da uno scherzo nacque il progetto.
Si racconta che nel 1978 un furbo produttore radiofonico pubblicizzò sul suo canale l’esibizione in diretta dei Beatles, riformatisi in occasione della partita di calcio Napoli-Liverpool, grazie alle insistenze e ai soldi del presidente del Napoli Corrado Ferlaino… E a sentire la radio quella sera sembrò proprio che ci fossero i Beatles a suonare e cantare. Armonie e voci erano quelle! Facendo più attenzione però s’intuiva qualche suono troppo familiare nei testi… Qualche parola napoletana. A suonare erano infatti gli Shampoo. Lino D’Alessio, Massimo D’Alessio (un virtuoso imitatore del personalissimo stile percussivo di Ringo Starr), Pino de Simone, Costantino Iaccarino. Quattro ragazzi napoletani innamorati della musica beat e naturalmente votati all’ironia demenziale, goliardia e atteggiamenti post-dadaisti.
La ristampa dell’album comprende tutti i brani dell’ Lp originale, oggi tesoro per i collezionisti di tutto il mondo. “Peppe” (“Help!”), “E Zizze” (“Day Tripper”), “Si Scinne Abbascie e’ Night” (“A Hard Day’s Night”) e “Che Guiaio Si Tu” (“Please, Please Me”) sono le hit e i brani migliori da ascoltare. Nella nuova versione trovano spazio tre inediti: “Lle Fernì” (“Yes It Is”), “Si Fa Chelle (Che Vuò Tu)” (“If I Feel”) e lo strumentale “All My Loving”. Secondo me è un disco esagerato…
80/100
(Giuseppe Franza)
8 ottobre 2012