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7 Psicopatici di Martin McDonagh [In sala]
Martin McDonagh ha nel mirino Hollywood, in tutti i sensi. E Hollywood dopo il suo passaggio è destinata a non essere più la stessa. Il regista gioca con stilemi e pratiche del cinema statunitense e sforna una delle sorprese più piacevoli della stagione, dimostrando di avere le potenzialità per iscrivere il proprio nome tra quello dei più importanti cineasti europei contemporanei.
Acciaio di Stefano Mordini [In sala]
La fabbrica, i casermoni, la capanna, il mare, Anna e Francesca, gli sguardi di Alessio e ancora la fabbrica, la fabbrica, la fabbrica, la fabbrica… e l’Elba, al di là del mare, come un miraggio. Questo e anche di più nell’interessante film di Stefano Mordini, che segna un notevole scarto qualitativo rispetto al precedente (pessimo) Provincia meccanica.
Alì ha gli occhi azzurri di Claudio Giovannesi [In sala]
Claudio Giovannesi sa girare, e su questo non può esservi il benché minimo dubbio. Sa anche come raccontare delle storie, anche se queste non brillano per assoluta originalità: il suo nuovo film non è esente da difetti, ma mantiene un’onestà di sguardo e una sincerità vitale che lo fanno comunque apprezzare, e che ci permettono di consigliarvene la visione in sala.
La sposa promessa di Rama Burshtein [In sala]
Da Venezia, dove Hadas Yaron si è portata a casa il premio per l’interpretazione femminile, arriva invece il film di Rama Burshtein: anche in questo caso la trama non brilla certo per originalità, ma si tratta in ogni caso di un film solido, in grado di risvegliare nell’animo degli spettatori quel brivido di indignazione che di quando in quando è indispensabile provare…
Tagalog di Gym Lumbera [Altrocinema]
Lo splendido mediometraggio sperimentale del regista filippino Guy Lumbera.
a cura di www.cineclandestino.it