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New wave? Art rock? Si potrebbe intavolare un dibattito per capire quale possa essere la definizione più centrata per la musica di Mac Demarco e il suo secondo disco. Ma “2”, uscito da poco per la Captured Tracks, come si può intuire dall’essenzialità del titolo è un lavoro che necessita esclusivamente di essere ascoltato. Dicevamo del titolo: il poliedrico artista americano rispecchia la stessa essenzialità anche all’interno dell’album. Un’universo musicale in cui posso affiorare echi e sensazioni di cose già sentite, ma che vive sempre e comunque di luce propria.
Più che aggrapparsi ad arrangiamenti complessi, Demarco lascia che sia il suo song writing raffinato a venir fuori creando un suono classico ma allo stesso tempo moderno. L’artista si lascia alle spalle gli echi “bowieani” di “Rock and roll night club” e mette insieme undici brani cristallini, alcuni dei quali di notevole intensità espressiva. E’ notevole il lavoro sulle chitarre, raffinato ma mai invadente. Per capirlo bastano i due minuti e mezzo della canzone che apre il disco, “Cooking up something good”. Gli intrecci strumentali diventano appena più complessi con “Dreaming”, forse uno dei momenti più riusciti di “2”, insieme alla successiva “Freaking out the neighborhood”. Ci troviamo davanti al classico disco che richiede poche descrizioni anche perché basta premere il tasto play per essere risucchiati dalla musica.
78/100
Francesco Melis
4 dicembre 2012