Share This Article
Indie rock, indie pop, dream pop, chiamatela come volete. Rimane il fatto che la musica dei Wild Nothing rende bene sia su disco che dal vivo. Sul palco del Circolo degli Artisti di Roma si è vista una band ormai matura e sufficientemente rodata, ben lontana dalle incertezze dei primi passi dopo il disco d’esordio. È evidente tra l’altro che il 2012 sia stato un anno d’oro per la band americana con l’uscita del secondo album “Nocturne” che ha suscitato parecchi consensi sia di critica che di pubblico.
Ad aprire la data romana sono stati The Wave Pictures, di certo non dei novellini, che con l’ultimo disco “Long black cars” continuano a strizzare gli occhi spensierati a sonorità che in parte rimandano ai sixties britannici mentre dall’altra hanno nel proprio dna echi smithsiani. I musicisti inglesi suscitano una buona reazione nel pubblico in sala, anche se l’attesa per i Wild Nothing inizia a farsi sentire.
Per quanto riguarda la band americana l’impressione è che sia in netta crescita rispetto a un paio di anni fa, con molta più consapevolezza dei propri mezzi anche su un palco. Ed è un piacere sentire come i brani nuovi si sposino alla perfezione con quelli di “Gemini”, il disco d’esordio. In mezzo si può sentire tutto quello che fa parte dell’universo musicale di Jack Tatum e soci: suoni 80s, chitarre a tratti shoegaze, melodie a presa rapida. La qualità si sente, da “Shadow” all’ultimo singolo “Paradise”, fino a “Chinatown” o la conclusiva “Summer Holiday”.
(Francesco Melis)
13 dicembre 2012