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La record label degli Strokes e due litigiosi frontmen alla Libertines. Singolo del 2012 con “Best of Friends” per NME. Indizi che porterebbero alla prova di una next big thing, come ai detrattori a storcere il naso. Che si voti per un partito o l’altro, non ci si può che arrendere a questo esordio.
Premettiamo che i quattro londinesi riescono dove i “cugini” Vaccines ultimamente avevano mostrato il proprio limite, cioè confezionare un album fresco e piacevole all’ascolto quasi nella sua interezza, tra ruvidezze garage, discreti accenni psychobilly (in “Tom the Drum” e la robusta “Johnny Bagga Donuts”) e i chorus indie-antemici di “Last of the Summer Wine”, con la benedizione-citazione di Pete Doherty.
Da classico rovescio della medaglia però, le influenze dei Palma Violets sono imprescindibili all’esistenza stessa del gruppo, al di là dei gruppi citati sopra. Il nuovo singolo “Step Up For The Cool Cats” prende in prestito efficacemente il pump organ degli Horrors; “Rattlesnake Highway” ricorda molto “I Fought The Law” ed altri classici dei Clash di fine anni settanta e l’esasperata “14” mescola alcuni celebri temi dei Velvet Underground. La varietà del prodotto finale supplisce alla dose di novità dello stesso, che i detrattori se ne facciano una ragione.
In conclusione, i Palma Violets sono la nuova proposta rock d’esportazione per il 2013 e chissà se riusciranno a crescere nei restanti anni dieci. Mezzi, hype, pezzi da dancefloor e giovane età sono dalla loro parte.
67/100
(Matteo Maioli)
25 febbraio 2013