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Ci sono esordi discografici che arrivano all’improvviso e scombinano quanto c’è da scombinare. Quest’anno è toccato ai Disclosure e al loro “Settle”. I due giovani fratelli inglesi (Guy e Howard Lawrence) hanno rimescolato le carte in tavola nell’ambito della musica elettronica con un disco che costituisce una una vera e propria ventata d’aria fresca.
Dopo due singoli che avevano inviato le prime avvisaglie, questo debut album colpisce e convince in pieno: la formula in cui il duo mescola in maniera perfetta e calibrata house, garage, ritmiche che si potrebbero quasi definire post dubstep e un bel po’ di altri riferimenti a sottogeneri dell’elettronica. Ne viene fuori qualcosa di trasversale, che appare comunque nuovo nonostante le citazioni a tratti evidenti. Il singolo “White noise” con gli Aluna George come ospiti sta già riempiendo la maggior parte dei dancefloor europei. Le venature funk di “F for you” rimandano in parte ad alcune produzioni dei LCD Soundsystem. A parte quello degli Aluna George poi non mancano i contributi vocali e gli ospiti. Per esempio “Defeated no more” viene impreziosita da Ed McFarlane dei Friendly Fires, mentre in “Latch”, un altro dei singoli dell’album, ritroviamo Sam Smith. Jassie Ware e Jamie Woon compaiono rispettivamente in “Confess to me” e nell’avvolgente “January”.
Quello che stupisce in positivo di questo lavoro è che qualsiasi brano ha tutte le caratteristiche di un hit, per il suo essere diretto e fruibile da un pubblico potenzialmente assai ampio. Alla fine della fiera viene da chiedersi: il 2013 può essere l’anno dei Disclosure? La risposta è decisamente affermativa.
85/100
(Francesco Melis)
17 luglio 2013