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“En France/En Transe” è il nuovo lavoro degli Ulan Bator. Il progetto musicale capitanato dal vulcanico Amaury Cambuzat trova con questo nuovo lavoro ulteriore linfa e forza propulsiva. Qualcosa di notevole se si pensa che il quartetto celebra con il nuovo lavoro e un lungo tour negli USA vent’anni di carriera. La vena sperimentale di Cambuzat e soci non pare essersi affievolita, anzi, al contrario, l’acceleratore viene qui premuto con maggiore convinzione. Inoltre “En France/En Transe” rappresenta per gli Ulan Bator una sorta di “nuovo inizio”, dato che la band si presenta con una line up completamente rinnovata: al solito Cambuzat si aggiungono Nathalie Forget, con gli italiani Diego Vinciarelli e Luca Andriola ai quali viene affidata la sezione ritmica.
Il disco si apre subito con una lunga cavalcata completamente strumentale, il crescendo ipnotico di “Take off”, che traccia le linee per un lavoro privo di melodia, ma ricco di chitarre e pulsanti. L’ossessiva “We R you” e “Ah Ham” proseguono su questa linea, mettendo ancora di più in luce l’ottimo lavoro di basso e batteria. Non mancano anche delle impennate di graffianti distorsioni chitarristiche, che accentuano il lato rumoroso del mondo musicale degli Ulan Bator. Per intenderci siamo sulle stesse onde sonore di alcuni lavori degli Swans, con Micheal Gira che non a caso è da sempre uno dei più convinti seguaci del progetto franco-italiano.
“En France/En Transe” sarebbe potuta essere anche solo un’unica lunga traccia e non avrebbe perso di fascino, lasciando intatto lo stile e l’urgenza espressiva che trasuda da ogni brano.
74/100
(Francesco Melis)
27 agosto 2013