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Capita tra capo e collo questa nuova produzione italica di Seahorse Recordings. Un lavoro concepito in Sicilia, approdato in Sardegna e poi chissà.
Vuoto Apparente è Riccardo Piazza, siculo appunto, e snocciola nel suo primo lavoro visioni decisamente comuni ai più.
C’è scioglievolezza in Storyteller, ma c’è anche qualcosa che scrocchia. Il titolo dice tutto e nel contempo ha un così ampio raggio di aspettative che solo con l’ascolto, ripetuto è meglio, prende una fisionomia più definita. Inquadrando la struttura è lampante il fatto che ci troviamo di fronte a ballatine pop cantautoriali, a tratti decisamente catchy, con testi di sicura derivazione autobiografica ma con uno sguardo alla rete di vita che in un modo o nell’altro intrappola ognuno di noi.
C’è la sicurezza dell’insicurezza, necessità di chiarezze irraggiungibili e prese di posizioni, immagino caratteriali, che il nostro cantautore incastra tra rimbalzi di rullante morbido e schitarrate abrasive ma non aggressive. C’è e spicca la volontà di andare avanti, di credere nelle relazioni e nell’annientamento degli scontri sui muri di gomma. Con la quasi consapevolezza che la continua battaglia con la vita che ti concedono gli altri o altre situazioni, sia alla fine l’unica possibilità di continuare a respirare, ché sognare è quasi troppo più faticoso.
E allora cosa fare? Credere nella disillusione, forse, ma provando anche a prenderla un po’ in giro.
Per non soffocare troppo.
60/100
(Elisabetta De Ruvo)
30 agosto 2013