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Dopo gli Speedy Ortiz, un’altra band dal suono nostalgico ha segnato nel 2013 il ritorno in voga del Massachusetts come crocevia di nomi indipendenti che mettono le chitarre al centro della composizione.
I Krill sono un trio di ex studenti della Tuft University formatosi nei quartieri più hipster di Boston, Allston e Brighton. Non ci mettono il sudore dei grandi vecchi del Massachusetts (vedi Pixies, Dinosaur Jr, The Lemonheads o Sebadoh). Sono molto più fighetti e curati nei suoni e nel look. Figli della generazione 2.0 volevano distribuire il loro secondo LP “Lucky Leaves” tramite chiavette USB infilate in buste di mozzarella. Ci hanno rinunciato perché costava troppo. Le chitarre graffiano, e brani come “Purity Of Heart” e “Never A Joke” la voce di Jonah Furman si insinua in composizioni complesse vicine a Built To Spill e Modest Mouse.
Non contenti, si stanno preparando all’uscita di un nuovo EP, “Steve Hears Pile In Malden And Bursts Into Tears”, in uscita il 18 febbraio via Explosing Sound. I tre hanno appena rilasciato il primo estratto, “Kurd”.