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Questa non è una classifica, è un post scriptum dopo mesi di ascolti, è tracciare le fila dopo minuti, ore e giorni passati a fare quello che mi (ci) piace di più : ascoltare musica (e parlarne). I dieci nomi di artisti e dischi scelti registrano semplicemente i miei gusti, ciò che ho gradito e mi ha intrattenuto nei lunghi pomeriggi di estate ed alle prime avvisaglie di freddo.
Kurt Vile – Walking on a pretty daze
La prima cosa bella di questo 2013.
Un passo verso la maturità per un artista, che, ad ogni disco, cresce sempre più ed è (quasi) pronto ad entrare nella famiglia dei grandi autori americani.
Mikal Cronin – MCII
La sorpresa
Dopo un buon album d’esordio ritorna il musicista californiano, lo fa con un album power pop, fresco ed orecchiabile. Sfumano via le venature psichedeliche e garage del debutto.
Polvo – Siberia
La conferma
I Polvo sono una sicurezza, una di quelle band che non riesce a fare un disco brutto nemmeno a volerlo. Il suono- chiaramente – non è più quello degli inizi, le geometrie musicali degli esordi si fanno più rotonde, meno spigolose. Un album decisamente più melodioso e meno duro – chitarristicamente parlando- del precedente “In Prism”. A conferma di ciò Mitch Easter, guitar pop hero, partecipa al missaggio di alcuni brani e suona pure la chitarra in un pezzo (“Changed”).
Julia Holter – Loud city song
Loud City Song non conquista al primo ascolto, disco non facile, lontano anni luce dal pop usa e getta. Un vortice di idee e suoni, che inizialmente impauriscono e alla fine travolgono. Colpi di scena e finale a sorpresa.
These New Puritans – Field of reeds
Cambiamenti radicali : i “Talk talk” del nuovo millennio
Mi ero persa per strada i These New Puritans, ero rimasta alla loro incarnazione iniziale : una sorta di revival new wave fuori tempo massimo. Beh, “Field of reeds” è quanto di più lontano ci possa essere da “Beat Pyramid” (primo album del gruppo): una raccolta di spezzoni strumentali, in cui si tende alla sottrazione e non all’addizione, per far volare – una buona volta- l’immaginazione . Quella dei TNP diventa una musica sussurrata, calibrata ad arte e piena di colpi di teatro. Quando la scena sul palco sembra morta e viva più che mai. “Hidden”, secondo disco della band, ponte tra i due estremi (pop da una parte e minimalismo dall’altra), è il disco da recuperare e lo farò al più presto.
Money – The Shadow of heaven
L’immagine di copertina di “The Shadow of heaven”, primo disco dei mancuniani Money, dà luogo a molteplici interpretazioni : le mani aperte del ragazzo nella foto possono simboleggiare una resa o un atto di libertà, fuga dalla sofferenza. Propendo per la seconda opzione e mi ritorna in mente il gruppo scultoreo del Lacoonte e la frase di Johann Joachim Winckelmann :”nobile semplicità e quiete grandezza” . La musica dei Money è passionale nel profondo e nobile in superficie. La timbrica vocale di Jamie Lee, pulita e soave, nobilita i contrasti, i conflitti, con semplicità, senza creare sovrastrutture pompose e barocche.
Deerhunter – Monomania
Monomania è un disco che ti accarezza, ti coccola, ti conquista e non ti abbandona più.
Mutual Benefit – Love’s crushing Diamond
Ascoltare il debutto di Jordan Lee (alias Mutual Benefit) è un po’ come ritornare bambini : ti diverti a guardare il mondo colorarsi di mille sfumature. Il tocco è delicato, leggero, ma ispirato, vivido e voglioso di sperimentare nuove forme di scrittura. Un piccolo gioiello : pop barocco nel 2013 con un piglio avanguardista.
Jackson Scott – Melbourne
Esordio per Jackson Scott. Il disco che avrebbe potuto registrar Rivers Cuomo se si fosse fatto di LSD invece di andare a studiare ad Harvard.
Ty Segall – Sleeper
La svolta acustica – riuscita- del tuttofare Ty Segall.
Top 3 italiani:
His electro blue voice – Ruthless sperm
His clancyness – Vicious
Go!Zilla – Grabbing a crocodile
Oldies but goldies:
Primal Scream
Yo la tengo
Wire
David Bowie
Superchunk
Ristampe che più ho amato:
Diaframma – Siberia
Devo – Hardcore
Pale – Blue Agents
La top 3 per le copertine:
Touché Amoré – Is survived by
The Dead C – Armed Courage
Boards of Canada – Tomorrow’s Harvest
Concerti indelebili:
Chameleons Vox, Exenzia, 14 Dicembre
Diaframma, Sonar, 16 Novembre
Pankow, Flog, 13 Aprile
Go!Zilla, Piazza Stazione, Firenze, 31 Dicembre
(Monica Mazzoli)