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Justin Vallesteros continua nella sua avventura musicale dietro al nome Craft Spells. Il nuovo disco, “Nausea”, esce come in passato per la Captured Tracks. Dopo il convincente esordio di “Idle Labor”, bissato dall’EP “Gallery”, Vallesteros prova a fare dei progressi sia in termini di songwriting che di arrangiamenti. Il risultato finale convince poco: se da una parte è apprezzabile il tentativo dell’artista di registrare (assieme ad altri musicisti) il disco, arricchendo così lo spettro delle soluzioni sonore rispetto ad “Idle Labor”, dall’altra sono proprio le idee e la scrittura dei brani a risultare piuttosto piatte e ripetitive.
“Nausea” a tratti sembra scorrere svogliato e senza sussulti. Pur essendoci momenti che stilisticamente possono colpire, una volta finito il disco si ha difficoltà ad avere uno dei nuovi pezzi nella testa, cosa che invece non era accaduta con le precedenti produzioni. In generale “Nausea” presenta più tastiere e melodie e atmosfere più eteree: un modo per provare ad allontanarsi dal piglio 80s che era un tratto distintivo soprattutto di “Gallery”.
Non mancano però dei brani che richiamano maggiormente le produzioni passate, come “Twirl” o “Breaking the Angle Against the Tide”, più diretti rispetto al resto del disco. L’inizio di “Nausea” viene affidato invece a raffinate melodie quasi dream pop, che però con il passare di minuti fanno calare l’attenzione che un simile sforzo di rifiniture sonore meriterebbe. Complessivamente viene fuori un disco altalenante, con qualche spunto degno di nota ma che in parte delude le attese legittime. Vista la qualità dei primi movimenti del progetto Craft Spells, si può sperare che si tratti solamente di un mezzo passo falso.
61/100
(Francesco Melis)
29 luglio 2014