Menu
,

Eleva Festival, l’elettronica entra negli spazi più suggestivi di Reggio Emilia

Redazione

Share This Article
Share Post

Untitled-1

Nel teaser di Eleva, in uno spazio industriale abbandonato, piovono secchiate di vernice rossa, verde, blu e gialla: sono i colori delle quattro location della seconda edizione del festival di musica elettronica in programma a Reggio Emilia il 13, 17 e 20 settembre.

Il primo meeting, o meeting verde, si svolgerà nel dei Chiostri di San Pietro, in centro storico, sabato 13 settembre, con inizio alle 18. Sui due stage allestiti all’interno del complesso tardo rinascimentale si alterneranno artisti come Silvie Loto, Godblesscomputers (live), Eddie C, Things Happen (live).

Il secondo meeting, o meeting giallo, occuperà la Ex Centrale Elettrica di via Gorizia mercoledì 17 settembre, ed inizierà alle 19 proponendo il live di Machweo con tutta la band ed altri artisti che fanno parte del rooster di Riff, Wow Clubbing e Cafe Loco. I visual di questo e degli altri meeting, saranno curati da Black Elephant AC.

Il terzo lungo meeting, meeting rosso, verrà allestito all’interno e all’esterno del Centro Internazionale Loris Malaguzzi sabato 20 settembre, proponendo una maratona 12 ore, con inizio alle 14 del pomeriggio. Tra gli artisti che si esibiranno a rotazione sui tre diversi palchi i No Regular Play (live), David August (live), FunkinEven, Did (live), Bassa Clan ovvero Fabrizio Maurizi e Dino Angioletti, Casa del Mirto (live), Go Dugong (live), Yakamoto Kotzuga (live). Nell’area del Centro Malaguzzi troveranno spazio inoltre stand di maker e artigiani, punti food&drink, (presenza costante anche nei meeting verde e giallo) e zone lounge. Nel corso della gioranta sarà possibile partecipare a workshop gratuiti su Mixing & Mastering, Adobe Premiere, Serigrafia, Social Artist Management, Start Up.

Il quarto meeting, o meeting blu, aftershow e contemporaneamente evento di chiusura del festival, si terrà alle 2 di notte al termine del meeting rosso, al Circolo Arci Tunnel con l’atteso djset di Ryan Elliott da Detroit, oltre a dj italiani di supporto, provenienti dalle crew emiliane Creep e We Can.

Un’altra novità di questa seconda edizione del festival è il circuto OFF, in concomitanza e in parallelo ai meeting ufficiali, che permette ad altre realtà locali di organizzare eventi dal 13 al 20 settembre e di essere inseriti nel calendario su www.elevafestival.com.

Kalporz è media partner di Eleva.

Info, prezzi e aggiornamenti li trovate qui:
www.elevafestival.com – www.facebook.com/events/1473823856205426

27 agosto 2014

foto instagram.com/elevafestival

, , ,
0Likes

You May Also Like

Se potessi ripercorrere in un attimo, nuotando controcorrente, le rapide di questo fiume oramai giunto al suo estuario, nella estrema fissità di questo mio prossimo viaggio nella noia orizzontale, sceglierei gli anni in cui la volta celeste non era altro che un enorme lenzuolo fatto a cielo e la luna una palla polverosa gettata nel vuoto e catturata con le unghie dall’egoismo del pianeta Terra. E noi, bimbi, cadevamo con essa per sempre, aggrappati in un infinto sprofondo gli uni agli altri, grazie a un gomitolo di lana nera. I grandi dimenticarono in fretta di avere un mondo con certe stelle enormi, sopra il capo, da osservare, mentre noi sacrificavamo la nostra noia migliore per costruire ponti sospesi nello spazio che ci allacciassero a un’agognata luna. La dipingemmo butterata e funesta, con maremoti sulla superficie di un ponto che non era mai tranquillo, ma tutta una schiuma fremente di gorghi e mostri marini. Nuovi esseri di ordinaria malinconia calpestavano un tappeto soffice come zucchero filato sparso su una teglia, in cui si radicavano piante cresciute dolci come torroni. Altre volte immaginammo un balzo da gigante come in mongolfiera, le tante mongolfiere tipiche di una domenica d’estate, un balzo che ci consentisse di fuggire all’avarizia terrestre e alle sue costrizioni. In anni in cui razzi enormi arrugginivano in volo, pensammo a uno sgangherato proiettile cavo sparato negli occhi della luna come nei film dei Meliès, in cui potessimo accovacciarci per il viaggio, assieme ai nostri migliori amici. Ma poi venne il tempo di un leggero disincanto, e, anche sognando a occhi aperti, non potevamo far altro che immaginarci tute e scafandri e missili scagliati a violentare qualche nuovo cielo. E poi, al ritorno, schivare incredibili uragani e tempeste, per posarci placidamente in un mare che ci accogliesse come un telo. Eravamo certo molto giovani e molto felici e pensavamo, con rabbia, di non dover invecchiare mai. (Matteo Marconi) Le puntate precedenti Back To The Future Vol. 9 - Stuart Adamson morì nel 2001 e nessuno ne parla più Back To The Future Vol. 8 - I Vines e il Verona dell'84-'85 Back To The Future Vol. 7 – “I figli degli operai, i figli dei bottegai!” Back To The Future Vol. 6 - Ekatarina Velika (EKV) Back To The Future Vol. 5 - Gli Air sul pianeta Vega Back To The Future Vol. 4 – “Stay” e gli angeli degli U2 Back To The Future Vol.3 - La lettera dei R.E.M. e di Thom Yorke Back To The Future Vol. 2 – Massimo rispetto per i metallari (1987-89) Back To The Future vol. 1 – L’estate di Napster 14 settembre 2010