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Tornano con un nuovo disco i Death From Above 1979: questa è la prima notizia.
L’altra notizia è che dunque la reunion del duo iniziata un anno fa non è stata fine a se stessa (o per meglio dire solo una questione economica) se Jesse F. Keeler e Sebastian Grainger hanno sentito la necessità di incidere nuovi brani dopo quelli di “You’re a Woman, I’m a Machine”, pubblicati nell’ormai lontano 2004.
La storia della band americana riprende proprio da lì e pare quasi non sia trascorso un decennio. I due musicisti non vanno alla ricerca di una nuova alchimia sonora ma sviluppano ancora di più il percorso stilistico e compositivo iniziato con il disco di debutto. “The Physical World” non cambia dunque strada ma piuttosto accelera sul piano dell’impatto sonoro e della ruvidezza. I nuovi pezzi appaiono sin dal primo ascolto come un pugno allo stomaco. Molto diretti e senza perdersi in inutili orpelli sonori. E’ anche un disco più consapevole del suo predecessore e sarebbe stato strano il contrario visto il lasso di tempo tra le due produzioni. Tra i momenti più devastanti si possono ricordare le iniziali “Cheap Talk”, “Right on, Frankestein” e il singolo “Trainwreck 1979”.
“The Physical World” risulta dunque un disco gradevole e credibile, pur con tutti i rischi derivanti da un ritorno dopo dieci anni.
68/100
Francesco Melis
30 ottobre 2014