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Il loro ultimo album “Singles” è uscito quest’anno con una missione ben chiara: posizionare i Future Island in maniera definitiva tra i grandi nomi della musica cantata e suonata in questi giorni. Smaccatamente pop, potente ma non esagerato, nato per spaccare: l’impatto mediatico dell’ultimo disco è stato davvero forte, mai come prima: i pezzi che uscivano funzionavano tutti, le riviste del settore che lo consigliavano, molto entusiasmo tra i fan, qualche show importante che chiama la band di Baltimora a suonare e loro sorprendono con performance a dir poco memorabili.
Col passare dei mesi “Singles” si sta forse sgonfiando un po’, ma non importa. Rimane un ottimo album, con ottime canzoni, traccia tangibile del loro successo allargato finalmente ottenuto. Nonostante il rischio che l’attenzione mediatica potesse impoverirli, i Future Island rimangono gente che suda, autentici artigiani del pop.
È proprio questo che il mini-documentario “Road Dawgs” cerca di raccontare: la strada percorsa fino a qui, otto anni di tour e quattro dischi prodotti, i posti in cui sono stati, le facce che hanno visto dal palco, le magliette consumate dal sudore. Roba che profuma di autenticità.
Godetevelo.