Share This Article
Per questi giorni glaciali, con i “meno” davanti alle temperature al nord e la neve nel sud Italia, c’è bisogno solo di musica che possa essere una degna colonna sonora. E cosa di meglio di una band che viene da Reykjavík? In realtà, per essere sempre fedeli al fatto che gli “opposti si attraggono” o meglio, come in questo caso, che “gli opposti sono più interessanti”, trattasi di un progetto solista di un californiano (!) che si è trasferito in Islanda e poi ha evoluto i Low Roar in quartetto con altri tre compari islandesi.
Il californiano in questione si chiama Ryan Joseph Karazija, e pare davvero strambo pensare a questo americano che ama i geyser invece che il surf. La musica dei Low Roar infatti è delicata, sgorga direttamente da panorami incontaminati e freddissimi.
Glaciali, come questo fine 2014.
E questo è anche il mio auspicio per un buon inizio di 2015, augurando a tutti di scaldare via questi giorni con una persona accanto (e magari anche un po’ avvinghiata), oppure con un buon camino.
(Paolo Bardelli)