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Beaches Brew 2015: ecco i primi nomi

Redazione

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Sono stati annunciati oggi i primi nomi della line-up dell’edizione 2015 di Beaches Brew, il festival gratuito che si tiene dal 2012 sulla spiaggia dell’Hana-Bi a Marina di Ravenna e che lo scorso anno ha richiamato, anche dall’estero, quasi 6000 persone.

In programma dall’1 al 5 giugno, la quarta edizione del festival vede il ritorno sulla sabbia romagnola dei californiani Thee Oh Sees, la reunion delle eroine anni Novanta Babes In Toyland, l’unica data italiana di Mikal Cronin che presenterà il nuovo album “MCIII” in uscita a maggio, gli attesissimi Viet Cong (unica data in Italia anche per loro) e il duo di dj Wooden Wisdom, ragione sociale dietro cui si nascondono Elijah Wood (sì, proprio Frodo) e Zach Cowie.

A Marina di Ravenna ci sarà anche la giovane band post-punk danese Iceage, gli altrettanto giovani post-punk canadesi Ought (unica data italiana) e il progetto del cantautore statunitense Timothy Showalter, Strand of Oaks. E poi ancora il songwriter Kevin Morby (unica data italiana), ex Woods, i Wand e gli australiani Twerps. I soli italiani, per ora confermati, sono i fiorentini Go!Zilla.

Nell’attesa di altri annunci, questa è la line-up finora confermata:

Thee Oh Sees
Babes in Toyland
Mikal Cronin
Viet Cong
DJ Fitz & Wooden Wisdom
Iceage
Ought
Strand of Oaks
Kevin Morby
Wand
Twerps
Afterpartees
Go!Zilla

Info: www.beachesbrew.com – www.facebook.com/BeachesBrewFestival

27 gennaio 2015

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Se potessi ripercorrere in un attimo, nuotando controcorrente, le rapide di questo fiume oramai giunto al suo estuario, nella estrema fissità di questo mio prossimo viaggio nella noia orizzontale, sceglierei gli anni in cui la volta celeste non era altro che un enorme lenzuolo fatto a cielo e la luna una palla polverosa gettata nel vuoto e catturata con le unghie dall’egoismo del pianeta Terra. E noi, bimbi, cadevamo con essa per sempre, aggrappati in un infinto sprofondo gli uni agli altri, grazie a un gomitolo di lana nera. I grandi dimenticarono in fretta di avere un mondo con certe stelle enormi, sopra il capo, da osservare, mentre noi sacrificavamo la nostra noia migliore per costruire ponti sospesi nello spazio che ci allacciassero a un’agognata luna. La dipingemmo butterata e funesta, con maremoti sulla superficie di un ponto che non era mai tranquillo, ma tutta una schiuma fremente di gorghi e mostri marini. Nuovi esseri di ordinaria malinconia calpestavano un tappeto soffice come zucchero filato sparso su una teglia, in cui si radicavano piante cresciute dolci come torroni. Altre volte immaginammo un balzo da gigante come in mongolfiera, le tante mongolfiere tipiche di una domenica d’estate, un balzo che ci consentisse di fuggire all’avarizia terrestre e alle sue costrizioni. In anni in cui razzi enormi arrugginivano in volo, pensammo a uno sgangherato proiettile cavo sparato negli occhi della luna come nei film dei Meliès, in cui potessimo accovacciarci per il viaggio, assieme ai nostri migliori amici. Ma poi venne il tempo di un leggero disincanto, e, anche sognando a occhi aperti, non potevamo far altro che immaginarci tute e scafandri e missili scagliati a violentare qualche nuovo cielo. E poi, al ritorno, schivare incredibili uragani e tempeste, per posarci placidamente in un mare che ci accogliesse come un telo. Eravamo certo molto giovani e molto felici e pensavamo, con rabbia, di non dover invecchiare mai. (Matteo Marconi) Le puntate precedenti Back To The Future Vol. 9 - Stuart Adamson morì nel 2001 e nessuno ne parla più Back To The Future Vol. 8 - I Vines e il Verona dell'84-'85 Back To The Future Vol. 7 – “I figli degli operai, i figli dei bottegai!” Back To The Future Vol. 6 - Ekatarina Velika (EKV) Back To The Future Vol. 5 - Gli Air sul pianeta Vega Back To The Future Vol. 4 – “Stay” e gli angeli degli U2 Back To The Future Vol.3 - La lettera dei R.E.M. e di Thom Yorke Back To The Future Vol. 2 – Massimo rispetto per i metallari (1987-89) Back To The Future vol. 1 – L’estate di Napster 14 settembre 2010