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Quando mi hanno proposto i Secret Sight, al primo ascolto mi son chiesta se non mi avessero passato un esercizio di stile, tipo edizione speciale per il Record Store Day, degli Editors. Così come anche a prima vista poteva sembrare: la copertina di “Day.Night.Life”, infatti, poco dista da “The Back Room”.Dopo ripetuti ascolti però, ho anche ritrovato i Sister of Mercy e un pizzico di Joy Division, tutti gruppi a me cari nell’età adolescenziale.
Insomma, riferimenti estremamente marcati allo zoccolo duro della dark wave post punk (forse manca giusto la teatralità dei Bauhaus della prima ora), che gruppi come gli stessi Editors, o gli Interpol hanno saputo reinterpretare da bravi figli di buona donna, volando alto rispetto a pericolosi precipizi manieristici in cui si poteva cadere.
E purtroppo devo ammettere che in questo senso, invece, gli anconetani sono davvero in bilico. “Day.Night.Life” è un primo album, con troppe effusioni d’amore al passato, ma confido nel fatto che, oltre all’ottima produzione (…e qui siamo a Pesaro, nello Studio Waves, già casa di Soviet Soviet e Be Forest, tra gli altri), all’ottima esecuzione (“Conquest” ha un gancio niente male), a discrete idee compositive (“Life” tra le migliori), si possa in futuro ascoltare un’ulteriore passo avanti di riconoscibilità personale.
54/100
Elisabetta De Ruvo