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Con il suo nuovo terzo LP a suo nome, Michael Feuerstack, poliedrico artista canadese, conferma dopo venti anni di carriera di essere in grado di riuscire a sfornare dischi ancora di grande spessore e di una freschezza sorprendente.
Nel suo ultimo lavoro, “The Forgettable Truth”, mostra la sua versatilità nelle dodici tracce che “dipinge” in variate sfumature (per fortuna non di grigio, ma di colori più luminosi come l’azzurro della copertina o l’arancione di un sole all’alba o al tramonto) rimanendo sempre all’interno di un songwriting leggero, elegante ed esperto.
Dal singolo “Clackity Clack”, di disarmante bellezza ed eleganza pop, all’indie rock più trascinante di “The Devil”, passando per le malinconiche folk song come “Talking Blues” o “Cemetery Trees”, o ancora le affettuose “Mother Tongue” e “Blue Light” e finendo con la grandiosa “Monrovia”, per quaranticinque minuti siamo costantemente cullati dall’abbraccio musicale del cantautore canadese.
Applicando queste composizioni quasi minimali ad un’azzeccata formazione chitarra-basso-batteria-tastiera, il risultato è di quelli che difficilmente non riescono a convincere al primo ascolto; nel caso ritentate, fidatevi: la grazia di Michael Feuerstack è una di quelle che poche volte si riesce a trovare nel mondo della musica.
73/100
Matteo Mannocci