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I Mamavegas sono uno di quei piccoli tesori che ogni tanto saltano fuori dal sottosuolo musicale alternativo italiano, dopo esservi rimasti nascosti fin troppo bene. Una band che ha iniziato un paio di dischi fa sempre sotto l’ala protettiva della 42Records mettendo in mostra sonorità indie pop e folk che non avrebbero mai sfigurato anche all’estero.
Esce ora “Arvo”, terzo capitolo della discografia della band, e che mostra ancora ulteriori miglioramenti soprattutto in fatto di maturità artistica. Che i sei musicisti di base a Roma avessero delle buone doti compositive lo si era intuito già dal precedente “Hymn For The Bad Things”, pubblicato tre anni fa. Il ritorno discografico è contrassegnato subito da un maggior uso di un “versante elettrico” nella musica della band. Il singolo “Blessed and Gone”, a cui non casualmente è stata affidata anche l’apertura del disco costituisce in modo inequivocabile una sorta di manifesto di questo piccolo ma allo stesso tempo importante cambiamento. Il suono dei Mamevegas a cui non sono mai mancate melodie efficaci acquista così maggiore incisività. Non mancano comunque i momenti più folk con un tocco di psichedelia (“January 19” o la finale “Last Call”). Colpisce anche la struttura un po’ sghemba di un brano come “Wonder Tortilla”.
I Mamavegas in “Arvo” individuano le loro qualità riuscendo a dargli il giusto risalto in modo elegante ed equilibrato.
73/100
(Francesco Melis)
23 aprile 2015