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Dopo un esordio votato alla ricerca di un pop ricercato e dagli accenti così marcatamente anni ’80, la buona stella di Twin Shadow si è eclissata.
Arrivato al suo terzo disco, George Lewis Jr. si è gettato a capofitto in quel R’n’B un po’ elettronico, patinato e malinconico, con cui è possibile scalare le classifiche dei singoli per uno o due anni almeno. Niente di male, certo; non si può colpevolizzare nessuno che sia alla ricerca dell’hit parade, se presenta un prodotto di qualità. Ed è qui che casca l’asino: in “Eclipse”, tolto qualche pezzo decisamente ascoltabile (e alcuni forse per l’abitudine di ascoltarli) c’è solo un calderone di pezzi cuscinetto veramente tremendi: la noiosissima “Alone” (cantata in duetto con Lily Elise), l’anonima title track, la diabetica “When The Lights Turn Out”…
Accendendo una qualsiasi radio che passa pop mainstream, potreste prendere gli elementi che più vi danno fastidio ed elencarli; una volta finito, probabilmente li ritroverete tutti in Eclipse. Ritornelli faciloni, cori da stadio, testi al limite della banalità, duetti improbabili. Ovvero, il peggior pop possibile, quello che in Italia finirebbe in high rotation ed esaurito in tutti gli scaffali dei negozi dei dischi, ahinoi….
Non volendo essere troppo malvagi, sospettiamo che la colpa di questo disastro non sia del buon George, ma che ci sia lo zampino della Warner, la major per cui esce “Eclipse”. Volendo essere oggettivi, dopo questo fiasco sarà meglio che Twin Shadow ritorni sui suoi passi, oppure che davvero si eclissi.
45/100
Matteo Mannocci