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Il 27 giugno 2015 festeggeremo i nostri primi 15 anni all’Hana-Bi di Marina di Ravenna. Sarà la #Kalporz15 Night. Andiamo alla riscoperta di questi 15 anni: per ogni anno frasi significative di articoli kalporziani significativi. O, quantomeno, che ci piace ripercorrere.
Musica senza fronzoli, senza enfasi, senza alzare la voce, senza scomporsi, acustica per lo più. Spaccati esistenziali intrisi di malinconia e di una magia tutta particolare (M&R, 12.02.2001) – KINGS OF CONVENIENCE, Quiet Is The New Loud (Source, 2001)
Fate un centimetro e mezzo di posto nei vostri scaffali. E’ solo una piccola breccia, che però potrebbe arrivare ai vostri cuori. (Max Cavassa, 19.03.2001) – DIVINE COMEDY, Regeneration (EMI Parlophone, 2001)
…un mondo di racconti tesi e veri, gioielli preziosi, ballate lente e dal fascino sconfinato, che non danno scampo. (M & R, 13.04.2001) – LOW, Things We Lost In the Fire (Tugboat, 2001)
Nel corso di questa recensione vedrete cose come ‘anni ’80’, ‘Giappone’, ‘glam’… Coraggio, proseguite lo stesso. (Fabrizio Roych, 10.05.2001) – LADYTRON, 604 (Emperor Norton, 2001)
…un flusso che, nei brani migliori, arriva a diventare uno strano e ipnotico swing, perfetto per una danza macabra sul tetto di un pianeta che affonda. (Stefano Folegati, 11.05.2001) – RADIOHEAD, Amnesiac (EMI, 2001)
Ben, ti fai produrre da un famoso d.j.? “No!” Ben, ci mettiamo un po’ di elettronica? “No!” Che ne dici di un campionamento qui? “No!” E di un sintetizzatore lì? “No!”. Ben Harper è come il prosciutto buono della pubblicità: schietto, genuino e non sofisticato… (Stefano Folegati, 23.06.2001) – BEN HARPER & THE INNOCENT CRIMINALS, Live from Mars (Virgin, 2001)
Sguardi sul presente e la sua complessità, al futuro che avanza inesorabile, portando angosce e paure. (M & R, 06.06.2001) – AIR, 10.000 Hz Legend (Source, 2001)
Alla fine, tanto disordine diventa varietà. (Fabrizio Roych, 07.07.2001) – MOUSE ON MARS, Idiology (Zomba Records, 2001)
…veri e propri scheletri di canzoni, come vecchie carcasse di bisonti che spuntano dalla sabbia del deserto. (Max Cavassa, 20.08.2001) – MARK LANEGAN, Field Songs (Sub Pop, 2001)
Come dire un disco come lo si attendeva da troppo tempo. (M & R, 20.11.2001) – THE STROKES, Is This It (RCA, 2001)
Perché Thom Yorke canta da sempre l’inadeguatezza dell’essere, la propria incapacità di comprendersi… (Raffaele Meale, 24.11.2001) – RADIOHEAD, I Might Be Wrong – Live Recordings (EMI, 2001)
Non c’è scampo. Come nel calcio le squadre sono composte da 11 giocatori, nella dance music vige la tacita regola secondo cui le “band” debbano essere composte da due soli membri. (Matteo Cavallari, 20.02.2002) – GROOVE ARMADA, Goodbye Country (Hello Nightclub) (Jive, 2001)
Arrivare nel pomeriggio tra gli stand della Festa, con pochissima gente, un vento sferzante ed un cielo perennemente minaccioso, tra sole e tempesta, ispira visioni nordiche. Per un momento si potrebbe immaginare di stare recandosi al Festival di Roskilde, ma in giro ci sono un po’ troppe indicazioni di piadine e crescentine… (Max Cavassa, 04.09.2001) – INDEPENDENT DAYS 2001 – Bologna