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Il Vasto Siren Festival è una manifestazione giovane se si pensa che solo l’anno scorso si è celebrata la prima edizione. Ma a giudicare dalla crescita della popolarità della tre giorni musicale, questa seconda edizione può essere importante e, forse, decisiva. Dietro al Siren Festival c’è l’agenzia romana DNA Concerti, ed il tutto è nato da un’idea semplice: provare a proporre un festival con format simile a quelli europei in un luogo di mare come Vasto. Una cittadina in cui dunque per due giorni il pubblico può unire mare, cultura, e musica.
Il secondo capitolo del Vasto Siren Festival avrà luogo dal 23 al 26 luglio e presenta un cartellone che non solo non fa rimpiangere quello dell’anno passato, ma lo rende ancora più vario, moderno e competitivo a livello europeo. Ormai sono pronti anche tutti i dettagli, orari inclusi, della programmazione.
Si parte dai nomi più in vista, ovvero gli headliner. Se i Verdena, che sono prossimo alla pubblicazione della seconda parte di “Enkadenz” a fine estate, stanno suonando un po’ in ogni angolo d’Italia, l’esibizione di James Blake è l’unica occasione per vedere il musicista britannico dalle nostre parti in questi mesi. Data unica italiana anche per Jon Hopkins, altro live attesissimo. La parte “elettronica” del programma è arricchita anche da Clark. I Pastels, storica formazione scozzese, si sono riaffacciati sul mercato discografico un paio di anni fa con il disco “Slow Summit” che ne ha sancito la reunion definitiva. A Vasto sarà dunque un’ottima occasione per riascoltare un pezzo di storia della musica indipendente britannica. Anche il nome dei Sun Kil Moon e di Mark Kozelek impreziosisce il programma del Siren Festival, per un concerto con altissimo tasso d’emotività. Gli Is Tropical sono tra gli ultimi entrati nel programma del festival (in sostituzione di Nadine Shah, inizialmente prevista), e stanno continuando a pubblicare i loro ep che poi comporranno “Black Anything”, che di fatto alla fine risulterà un album diviso in quattro parti. Interessante anche la presenza delle inglesi PINS e soprattutto Gazelle Twin, nome emergente che qui su Kalporz abbiamo avuto modo di apprezzare e segnalare tempo fa. Pure l’Italia si trova degnamente rappresentata da nomi che vanno da Colapesce fino a Iosonouncane, atteso dopo la pubblicazione del suo secondo disco, “Die”. In mezzo anche i Mamavegas, in costante crescita, i Mamuthones con la loro esplosiva psichedelia, La Batteria, Fabryka e sul versante elettronico Indian Wells.
Anche quest’anno un concerto avrà luogo nella Chiesa di San Giuseppe, in programma come anteprima giovedì 23, con protagonista il cantautore Gareth Dickson. In nella seconda edizione ecco la grande novità del Siren Beach: la spiaggia verrà sfruttata sia il pomeriggio che da mezzanotte in poi con dj set, mini live acustici, incontri e presentazioni di libri. Insomma questa edizione si prospetta come un modo per vivere ancora di più dentro ed in simbiosi con Vasto, accompagnati da un cast musicale di profilo internazionale. Tanto che magari fra qualche anno forse potremo smettere di interrogarci se sia possibile o meno avere un festival di livello europeo in Italia.