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Arriva da Leicester il nome nuovo del panorama new wave inglese: Lusts, il progetto intrafamiliare dei fratelli Andy e James Stone, che proprio oggi esordiscono con il loro primo album “Illuminations”, in uscita per la 1965 Records.
Un LP che non si risparmia e offre dodici pezzi belli tirati, capaci di fondere diverse attitudini e influenze, dal post-punk allo shoegaze, dalla new-wave al synth-pop, dai New Order agli Echo & The Bunnyman, dagli Stone Roses a protagonisti ben più recenti come Beach Fossils.
Un suono, il loro, che è evidentemente in debito verso i nomi scritti sopra, ma che allo stesso tempo presenta convincenti prove di personalità: l’album fila davvero liscio, una canzone dopo l’altra, con qualche momento davvero ottimo che si contraddistingue dagli altri per il tiro e l’energia. E quelli o li hai, o non te li inventi.
È il caso di “Illuminations”, dalla spiccata vocazione pop e dal riff a presa rapida, fortemente ancorata all’estetica britannica anniottanta.
Anche il relativo video, qui sotto, trasmette quell’atmosfera: girato di notte dal collettivo Youth Hymns mentre i due Lusts erano alla guida di una vecchia Ford Capri, mostra le luci e i colori dei lampioni e dei neon mescolarsi in un vortice ad alta saturazione.