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Si chiama “Kannon” l’ultimo lavoro dei Sunn O))) e uscirà il 4 dicembre via per Southern Lord Records. L’opera arriva dopo due importanti collaborazioni, quella con Scott Walker per l’album “Soused” (2013) e la successiva con gli Ulver, band scandivava con la quale hanno fatto uscire “Terrestrials” (2014).
L’album consiste in un tema suddiviso in tre movimenti – “pt.1”, “pt.2” e “pt.3” – ed è fortemente ispirato alle filosofie e alle mitologie orientali: “Kannon” è infatti il nome di una colossale statua buddista giapponese.
La potenza del muro di suono a cui ci hanno abituati i Sunn O))) non cambia, anzi si arricchisce quindi di significati ancestrali: un rumore che ha valenza e potenza meditativa, che testimonia la profonda riflessione sulle discipline orientali e sul buddismo. Una marcia lugubre e sacra che si evolve nelle forme e nei suoni in un incedere lento e granitico, fedele alla tradizione metal della band ma che apre a sperimentazioni in territori lontani.
Prodotto da Randall Dunn in quel di Seattle, “Kannon” presenta anche incursioni provenienti da altre discipline: è la teorica Aliza Shvarts a scrivere le note di copertina, incentrare sulle relazioni tra musica e filosofia; è Angela LaFont Bollinger a firmare l’artwork, ispirato alla statua originale buddista dal quale il disco prende il nome; è la fotografa francese Estelle Hanania a fotografare il trio Csihar – Anderson – O’Malley nel mausoleo dell’ oscurantista Emanuel Vingeland ad Oslo.
Qui c’è una recente esibizione, con qualche estratto da “Kannon”.
Qui sotto, l’artwork del disco.