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I dischi che recensisco sono solo un decimo di quelli che effettivamente ascolto. Così se dall’esterno potrei apparire come un nostalgico affezionato al frastuono delle chitarre, nell’intimità, mi lascio riscaldare dal folk e mi faccio bruciare le cellule con musica sperimentale da tossicodipendente. La mia classifica, quindi, mi rappresenta esattamente, e conferma che i generi sono solo un ulteriore paletto che poco aiuta all’interazione fra le persone. Folk, Etno, Africa e Sud Africa, Pop, Medio oriente, Rock, Elettronica, Hip-Hop, Funky, Jazz, accuse, riflessioni, contaminazioni. Tutto è il nostro tempo. Tutto è ciò che ascolto. In generale, e in due parole, buona musica. A tutti.
Top 10 dischi
1 C’Mon Tigre – s/t
(è uscito a dicembre 2014, e nessuno l’ha inserito nelle classifiche di fine anno. Ingiustamente. L’ho ascoltato per tutto il 2015, quindi in un certo senso in questa classifica ci sta)
2 Sufjan Stevens – Carrie & Lowell
3 Kendrick Lamar – To pimp a butterfly
4 A Minor Place – Staying Home
5 Algiers – Algiers
6 Father John Misty – I love you honeybear
7 Felix Laband – Deaf Safari
8 Jim O’Rourke – Simple Songs
9 Jerusalem in my heart – If He dies, if if if if if if
10 Black Zone Myth Chart – Mane Thecel Phares
Fuori classifica ma ascoltati e riascoltati e riascoltati…
Sleater Kinney – No Cities to Love
Tobias Jesso Jr. – Goon
Blur – The Magic Ship
The Mountain Goats – Beat the Champ
Kamasi Washington – The Epic
The Decemberists – What a terrible world, what a beautiful world
Metz – II
Lou Barlow – Brace the Wave
Toto Y Moi – What For?
The Soft Moon – Deeper