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Arriva la preview del Wow Music Festival

Redazione

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villa-erba-como

Siamo orgogliosi di essere media partner del Wow Music Festival, nel comasco. Primo perché è un territorio splendido: il Wow Music Festival 2016 è infatti un festival diffuso lungo tutta la stagione primaverile-estiva che trova realizzazione in alcune delle location più suggestive del territorio di Como e dintorni: il Museo Archeologico Paolo Giovio, Villa Erba (Cernobbio) e Tempio Voltiano.

Secondo perché gli artisti della prossima preview del Festival, che si terrà sabato 7 maggio, sono stati scelti seguendo un preciso criterio artistico: sono italiani e sono tra gli artisti maggiormente richiesti nei grandi Festival. E cioé? Dumbo Gets Mad, C’mon Tigre e Clap! Clap!

Domenica 8 maggio invece, alle ore 18.30 una performance solo piano di Giovanni Truppi.
Entrambi gli appuntamenti si terranno presso Villa Erba a Cernobbio (CO), con ingresso € 15.

Da notare, a latere, che in quegli stessi giorni (6-7-8 maggio 2016) sempre a Villa Erba si terrà Now, festival intitolato al futuro sostenibile: ambiente, economia, cultura e società. Una kermesse fatta di incontri, convegni, concerti, workshop e laboratori con la presenza di 200 espositori.

Wow Music Festival continuerà poi il 23-24-25 Giugno 2016 con 3 giorni di concerti, incontri letterari, talk, presso il Tempio Voltiano di Como (evento gratuito).

Ah, l’hashtag ufficiale del Festival è #soundscapes.

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Se potessi ripercorrere in un attimo, nuotando controcorrente, le rapide di questo fiume oramai giunto al suo estuario, nella estrema fissità di questo mio prossimo viaggio nella noia orizzontale, sceglierei gli anni in cui la volta celeste non era altro che un enorme lenzuolo fatto a cielo e la luna una palla polverosa gettata nel vuoto e catturata con le unghie dall’egoismo del pianeta Terra. E noi, bimbi, cadevamo con essa per sempre, aggrappati in un infinto sprofondo gli uni agli altri, grazie a un gomitolo di lana nera. I grandi dimenticarono in fretta di avere un mondo con certe stelle enormi, sopra il capo, da osservare, mentre noi sacrificavamo la nostra noia migliore per costruire ponti sospesi nello spazio che ci allacciassero a un’agognata luna. La dipingemmo butterata e funesta, con maremoti sulla superficie di un ponto che non era mai tranquillo, ma tutta una schiuma fremente di gorghi e mostri marini. Nuovi esseri di ordinaria malinconia calpestavano un tappeto soffice come zucchero filato sparso su una teglia, in cui si radicavano piante cresciute dolci come torroni. Altre volte immaginammo un balzo da gigante come in mongolfiera, le tante mongolfiere tipiche di una domenica d’estate, un balzo che ci consentisse di fuggire all’avarizia terrestre e alle sue costrizioni. In anni in cui razzi enormi arrugginivano in volo, pensammo a uno sgangherato proiettile cavo sparato negli occhi della luna come nei film dei Meliès, in cui potessimo accovacciarci per il viaggio, assieme ai nostri migliori amici. Ma poi venne il tempo di un leggero disincanto, e, anche sognando a occhi aperti, non potevamo far altro che immaginarci tute e scafandri e missili scagliati a violentare qualche nuovo cielo. E poi, al ritorno, schivare incredibili uragani e tempeste, per posarci placidamente in un mare che ci accogliesse come un telo. Eravamo certo molto giovani e molto felici e pensavamo, con rabbia, di non dover invecchiare mai. (Matteo Marconi) Le puntate precedenti Back To The Future Vol. 9 - Stuart Adamson morì nel 2001 e nessuno ne parla più Back To The Future Vol. 8 - I Vines e il Verona dell'84-'85 Back To The Future Vol. 7 – “I figli degli operai, i figli dei bottegai!” Back To The Future Vol. 6 - Ekatarina Velika (EKV) Back To The Future Vol. 5 - Gli Air sul pianeta Vega Back To The Future Vol. 4 – “Stay” e gli angeli degli U2 Back To The Future Vol.3 - La lettera dei R.E.M. e di Thom Yorke Back To The Future Vol. 2 – Massimo rispetto per i metallari (1987-89) Back To The Future vol. 1 – L’estate di Napster 14 settembre 2010