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The Divine Comedy, nuovo album in arrivo a settembre e tour europeo.

Redazione

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foreverland

Il 2 settembre esce “Foreverland” , nuovo album dei The Divine Comedy, gruppo britannico dalla carriera ventennale (attivi dal 1989), autore di un elegante e raffinato chamber/baroque pop. La figura cardine della band, nonché unico membro fisso, è Neil Hannon, classe 1970 ma dal fascino ottocentesco. Il disco in uscita segna poi anche l’inizio di un tour europeo nell’autunno-inverno 2016/2017, con un’unica data italiana il 10 febbraio 2017 al Teatro Grande di Brescia. Prevendite disponibili, a partire da venerdì 20 maggio, sul sito del teatro e su quello di viva ticket.

Nel frattempo Neil Hannon, il 26 aprile, è intervenuto, in collegamento telefonico, nel programma radiofonico, “Chris Evans Breakfast” , in onda su BBC Radio 2, raccontando brevemente il nuovo lavoro: “un disco dalle leggere influenze anni sessanta, pop orchestrale, quasi la stessa storia di vent’anni fa”. Ed incalzato dal conduttore rivela che la musa per la scrittura dell’album è stata la sua fidanzata Cathy, ossia la cantante e songwriter Cathy Davey .

Collegamenti su Kalporz:
Divine Comedy – Liberation
Divine Comedy – Promenade
Divine Comedy – Casanova
Divine Comedy – A Short Album About Love
Divine Comedy – Fin De Siècle
Divine Comedy – Regeneration
Divine Comedy – Absent Friends
Divine Comedy – Victory For The Comic Muse
Divine Comedy – Concerto al Locomotiv, Bologna (10 dicembre 2010)

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Se potessi ripercorrere in un attimo, nuotando controcorrente, le rapide di questo fiume oramai giunto al suo estuario, nella estrema fissità di questo mio prossimo viaggio nella noia orizzontale, sceglierei gli anni in cui la volta celeste non era altro che un enorme lenzuolo fatto a cielo e la luna una palla polverosa gettata nel vuoto e catturata con le unghie dall’egoismo del pianeta Terra. E noi, bimbi, cadevamo con essa per sempre, aggrappati in un infinto sprofondo gli uni agli altri, grazie a un gomitolo di lana nera. I grandi dimenticarono in fretta di avere un mondo con certe stelle enormi, sopra il capo, da osservare, mentre noi sacrificavamo la nostra noia migliore per costruire ponti sospesi nello spazio che ci allacciassero a un’agognata luna. La dipingemmo butterata e funesta, con maremoti sulla superficie di un ponto che non era mai tranquillo, ma tutta una schiuma fremente di gorghi e mostri marini. Nuovi esseri di ordinaria malinconia calpestavano un tappeto soffice come zucchero filato sparso su una teglia, in cui si radicavano piante cresciute dolci come torroni. Altre volte immaginammo un balzo da gigante come in mongolfiera, le tante mongolfiere tipiche di una domenica d’estate, un balzo che ci consentisse di fuggire all’avarizia terrestre e alle sue costrizioni. In anni in cui razzi enormi arrugginivano in volo, pensammo a uno sgangherato proiettile cavo sparato negli occhi della luna come nei film dei Meliès, in cui potessimo accovacciarci per il viaggio, assieme ai nostri migliori amici. Ma poi venne il tempo di un leggero disincanto, e, anche sognando a occhi aperti, non potevamo far altro che immaginarci tute e scafandri e missili scagliati a violentare qualche nuovo cielo. E poi, al ritorno, schivare incredibili uragani e tempeste, per posarci placidamente in un mare che ci accogliesse come un telo. Eravamo certo molto giovani e molto felici e pensavamo, con rabbia, di non dover invecchiare mai. (Matteo Marconi) Le puntate precedenti Back To The Future Vol. 9 - Stuart Adamson morì nel 2001 e nessuno ne parla più Back To The Future Vol. 8 - I Vines e il Verona dell'84-'85 Back To The Future Vol. 7 – “I figli degli operai, i figli dei bottegai!” Back To The Future Vol. 6 - Ekatarina Velika (EKV) Back To The Future Vol. 5 - Gli Air sul pianeta Vega Back To The Future Vol. 4 – “Stay” e gli angeli degli U2 Back To The Future Vol.3 - La lettera dei R.E.M. e di Thom Yorke Back To The Future Vol. 2 – Massimo rispetto per i metallari (1987-89) Back To The Future vol. 1 – L’estate di Napster 14 settembre 2010