La pioggia non ha fermato le centinaia di presenti arrivati da ogni parte d’Europa. E non ha fermato nemmeno il festival. Si parte con un cielo molto minaccioso, già all’ora di pranzo con la programmazione diurna a cura di Red Light Radio, emittente olandese che trasmette da una vetrina del quartiere a luci rosse di Amsterdam. Dal vivo apre la giornata la ravennate d’adozione R.Y.F. con il suo folk dark e viscerale, poi tocca a una delle nostre preferite su cui abbiamo puntato da un po’, Emanuela Drei, ormai nota come GIUNGLA. La giovane vocalist e polistrumentista sta crescendo a vista d’occhio. Pomeriggio di acquazzoni e acrobatici load in dei palchi, ma lo spettacolo va avanti senza cambi di programma. Nell’ultima serata all’Hana-Bi, Beaches Brew si concentra sulle sonorità sintetiche, ma non solo. con il nostro Go Dugong prova subito a rompere il ghiaccio al tramonto con i suoi collage irresistibili, poi Dollkraut, progetto olandese di elettronica elettrica e trasversale. Eroe della serata Ata Kak, icona della scena underground africana di due decenni fa, grazie alla sua scatenata band offre un’improbabile acid-funk-synth-pop rappato in ghanese che fa ballare anche i muri. Tutto sotto la tettoia, ad eccezione dei Suuns, che come sempre capita da queste parti, regalano un viaggio verso il nulla tra bagliori psichedelici, anestesie kraut e alienanti digressioni noise. Ancora Italia con i Ninos Du Brasil di Nico Vascellari e Nicolò Fortuni, più scatenati del solito nella loro peculiare techno-batucada. Gli stranieri sembrano apprezzare molto. Pioggia battente e solito dj set conclusivo del veterano DJ Fitz, ricercatore musicale e selezionatore musicale in grado come pochi in Europa di offrire nelle sue selezioni ubriacanti e incessanti, delle autentiche chicche, senza distinzioni di genere e provenienza geografica. Beaches Brew guarda fuori dai confini italiani fino alla fine della nottata e si proietta già verso la sua sesta edizione con aspettative a ambizioni sempre più alte.
Foto di Chiara Viola Donati (Instagram: @chiaraviolenta)