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Nonostante il tempo inclemente, sotto la tettoia dell’Hana-Bi si sono radunati parecchi appassionati, felici di poter incontrare Alex Knost, che oltre ad essere il leader dei Tomorrows Tulips è anche un noto ed amatissimo surfista, e compagni, Ford Archbold e la new entry Jennifer Agnew, tornati in Italia dopo il tour del 2014.
L’apertura è all’insegna del garage punk con le NOTS, quartetto all-girls di Memphis. Voce graffiante, batteria potente ma il modello di base rimane sempre quello delle rriot girls per eccellenza, Le Tigre.
Luci soffuse, proiettore acceso, visual che strizzano l’occhio alle migliori tappezzerie californiane, i Tomorrows Tulips iniziano a suonare. Il trio, rigorosamente Burger Records, spazia dai pezzi più vecchi e conosciuti dell’album ‘When’ a quelli del nuovo ep ‘iNdy rock royalty comb’. Le sonorità rimangono le stesse, un mix riuscito tra le atmosfere dreamy dei dischi dei Velvet Underground e lo stile eclettico dei Sonic Youth (non a caso Knost e la Gordon, sua fan, insieme sono i Glitterbust). Se si chiudono gli occhi, sembra di stare a San Diego…insomma, la colonna sonora perfetta per una serata on the beach (freddo post-temporale a parte).