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Squadra che vince non si cambia. E non si cambia nemmeno formula a quanto pare. La terza edizione del Vasto Siren Festival ha l’obbiettivo di accrescere il proprio bacino d’utenza. Per il resto i palchi sono come l’anno scorso tre, più i dj set in spiaggia. Ci sarà un “anticipo” del festival il giovedì sera (Adam Green, che presenta il suo film, e Josh T. Pearson i protagonisti) mentre le giornate di venerdì e sabato saranno quelle più ricche di concerti. Alla musica si aggiungono presentazioni di libri (nei suggestivi Giardini D’Avalos) e degustazioni di vini.
Gli headliner anche quest’anno sono stati scelti rispettando l’equilibrio nome internazionale/nome italiano, ma non mancano nel resto del cartellone nomi che stuzzicano l’interesse del pubblico più attento. Quindi se il binomio formato da I Cani e Calcutta fa quasi da rovescio della medaglia a Editors, i Notwist (che suoneranno per intero “Neon Golden”, probabilmente il loro disco più ispirato) e l’ex Sonic Youth Thurston Moore, a questi si aggiungono altri nomi di rilievo degli ultimi mesi in Italia come Cosmo, Motta, o His Clancyness che presenterà materiale del prossimo disco, assieme ai madrileni The Parrots, con il loro scanzonato garage rock in stile Black Lips, o nomi storici come Lee Ranaldo (sempre per rimanere in ambito Sonic Youth) e i redivivi A.R. Kane.
Nutrita anche la parte elettronica del festival, con Gold Panda e Marco Passarani in prima linea, a cui si aggiungono Yakamoto Kotzuga, Clap! Clap!, Rodion e altri.
(Francesco Melis)