Manca sempre meno a uno degli appuntamenti più eterogenei della stagione dei festival estivi di agosto, la decima edizione del Way Out West 2016.
PJ Harvey, ANOHNI, SIA, Skepta, M83, Chvrches, Stormzy, Anderson. Paak, Kaytranada, Daughter, Morrissey, Grace Jones, Floating Points, The Last Shadow Puppets, Massive Attack & Young Fathers. Dai grandi nomi dei festival passando per nuove icone pop emergenti, black music, hip hop e gli act indie rock protagonisti in fascia notturna dei live show nei club dello Stay Out West.
Abbiamo sempre seguito con un occhio di riguardo le ultime tendenze svedesi dai tempi della nostra storica rubrica IKEA-POP e già ai tempi vi avevamo parlato di alcuni dei protagonisti di questa decima edizione del Way Out West, come José González, The Tallest Man On Earth, Peter Björn & John, Deportees, Hurula, cui si aggiungono altri big quali Dungen Daniel Norgren, Axel Boman, Amanda Bergman, Zara Larsson, Niki and The Dove, la Fire! Orchestra di Mats Gustafsson. Una terra di nemmeno dieci milioni di abitanti, che continua a lanciare produttori, dj, musicisti di ogni genere, giovani artisti che guardano oltreoceano, sempre molto reattiva sui generi e le sonorità del momento Come da tradizione, vi proponiamo 7 nomi poco conosciuti che andremo a vedere nel weekend. Alcuni di questi sono destinati a crescere esponenzialmente nei prossimi anni, come successo con altri che abbiamo seguito nelle ultime due edizioni. Altri sono ancora poco noti dalle nostre parti. Anche se non ci sarete, insomma, prendete nota.
1. Yung Lean
Jonatan Aron Leandoer Håstad ha appena compiuto vent’anni, è arrivato dalla Bielorussia in Svezia 17 anni fa. Si è stabilito nella zona più cool della capitale, Södermalm, e nel giro degli ultimi tre anni è diventato uno dei rapper più chiacchierati del pianeta. È bastato un singolone, “Ginseng Strip 2002”, e poi un altro, “Kyoto”, per una carriera già in discesa. Con “Miami Ultras” e “Afghanistan” è diventato un’icona dei giovani svedesi. L’ultimo video “Highway Patrol” ha già un milione di visite.
2. Seinabo Sey
Uno dei tanti prodotti del modello d’integrazione svedese che non ha eguali anche in campo musicale. Nata a Stoccolma e cresciuta a Södermalm, ha origini gambiane. Vissuta sempre col mito di Beyoncé e Alicia Keys propone un pop elettronico dal fascino soul, la venticinquenne è uno dei nomi d’autore più intriganti della nazione.
3. Jessie Granqvist
Non mancheranno momenti più techno. L’affascinante dj e producer di Stoccolma si è fatta strada tra i rave e le venue svedesi più underground. Tra momenti oscuri e spinte da club, regala selezioni eclettiche e martellanti.
4. Ishi Vu
Sperimentazioni sintetiche, flash balearic, esplorazioni ambientali, house, afrobeat, per uno dei nuovi nomi più originali e interessanti degli ultimi anni. L’ermetica producer è già uscita per prestigiose label del calibro di Omena, Trunk Funk e Junkyard Connections.
5. Cherrie
Anche lei ha origini esotiche, per l’esattezza somale, è nata a Oslo, ma dopo aver trascorso un anno in Finlandia, si è trasferita, da piccola, in quel di Ronkeby, a Stoccolma. Tra le vocalist r’n’b più apprezzate della scena svedese, è esplosa grazie a “Aldrig Igen (må sådär)”, in cui compare come guest la star del grime londinese Stormzy, anche lui presente al Way Out West.
6. Little Jinder
La biondissima Astrid Maria Josefine Jinder è nata nel 1988 a Stoccolma, è considerata una delle eredi al trono di Tove Lo e propone un pop iperprodotto radiofonico 100% svedese. Torna dopo due anni al Way Out West dove è comparsa al fianco delle colleghe Zara Larsson e Rebecca & Fiona, e il suo nome continua la sua ascesa.
7. Cleo
Da dieci anni spicca tra le MC più seguite della scena hip hop svedese. Ha collaborato con Linda Pira, Adam Tensta, Alina Devecerski, Looptroop Rockers, Kristin Amparo, Syster Sol, Mwuana e Trainspotters. Tra derivazioni trap e r’n’b. Nathalie Missaoui ha origini maghrebine, è nata nel 1987 a Uppsala e ovviamente vive nella capitale.
Questo il poster con il cartellone completo del Way Out West 2016.
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