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Una semplice domanda: cosa si portano le band in tour? Qual è la cosa più strana che mettono in valigia? Quella di cui non possono fare a meno o che gli ricorda casa?
L’abbiamo chiesto ad un po’ di amici, virtuali e non, che di chilometri ne hanno macinati tanti.
Jean-Benoit Dunckel (Air)
“J emporte des objets qui me relient à mon monde . Ordi pour les mails et ipod pour la musique. Tres utile en avion. Des bouchons pour les oreilles .le bruit de l avion m assome.
Des baskets pour faire du sport. Une boussole car j aime bien savoir ou est chez moi quand je suis a l etranger.
Aussi une partition de piano pour faire de la musique mentalement.
Ça me remonte le moral si ça ne va pas.
Parfois et ça seulement dans les tournees les plus dures , un sous vetement de ma copine.
Voila”
“Porto degli oggetti che si legano al mio mondo. Computer per le mail e ipod per la musica. Molto utili in aereo. Dei tappi per le orecchie. Il rumore dell’aereo mi infastidisce.
Delle scarpe da ginnastica per fare sport. Una bussola perché mi piace sapere dov’è casa quando sono all’estero.
Anche uno spartito di pianoforte per fare musica mentalmente.
Mi tira su di morale se c’è qualcosa che non va.
Qualche volta e solamente nelle tournée più dure, l’intimo della mia fidanzata.
Voilà”
Justin Pearson (The Locust / Retox / Head Wound City)
“I started touring 26 years ago. Everything has changed. Even the stuff I pack. At this point in my life, I take very little on tour. That way I don’t lose it. I take a backpack no matter how long the tour is. So the amount of stuff and the importance of stuff really matters to me. I bring a bunch of socks and underwear no matter what. Then a couple pairs of pants and some shirts. Obviously I take my toiletries and things like that, as well as the appropriate gear that is needed. But other than that, the stuff I bring are a skateboard, which is not that strange, and a yoga mat that I rarely use since the floors of hotel rooms that I stay in are usually pretty disgusting or I’m sharing the room with others. So there you have it. No real weird shit. However I do often acquire weird stuff from people or places but it’s not a regular tour item that I bring.”
“Ho iniziato a fare tour ventisei anni fa. Da allora è cambiato tutto. Anche le cose che metto in valigia. In questa fase della mia vita porto davvero poche cose in tour. In questo modo non ne perdo. Porto uno zaino al di là di quanto sia lungo il tour. Conseguentemente faccio attenzione alla quantità di cose e alla loro utilità. Porto un po’ di calzini e intimo in ogni caso. Poi un paio di pantaloni e qualche t-shirt. Ovviamente porto articoli per l’igiene personale e cose così, come anche la strumentazione per il concerto. A parte questo, mi porto dietro uno skate, che non è poi così strano, e un materassino per fare yoga che uso qualche volta, visto che i pavimenti degli hotel dove sto di solito sono abbastanza disgustosi o capita che debba dividere la camera con altri. Insomma questo. Niente cagate strane. In realtà torno a casa spesso con cose assurde che mi lasciano le persone o che trovo in giro, ma non si tratta di qualcosa che mi porto io da casa.“
Nico Vascellari (Ninos Du Brasil)
“Giriamo sempre con una lista di vini che vogliamo assaggiare specifica per ogni area che visitiamo. Quando imbarchiamo i bagagli talvolta portiamo anche un cavatappi e un set di bicchieri NDB per noi e i nostri amici. È anche da questa esperienza che nascono le NDB Nights.”
Tucker Halpern (Sofi Tukker)
“Sadly it comes down to space and weight for all the flying! So I only take on tour what I absolutely need! The one thing I take that is a bit unnecessary (but necessary to me) is my studded leather jacket 🙂 it’s heavy and doesn’t fit well in my suitcase but I have to bring it because I love it so much.”
“Purtroppo si riduce tutto a questioni di spazio e peso per i voli! Quindi in tour porto solo quello di cui ho assolutamente bisogno! L’unica cosa che è un po’ superflua (ma fondamentale per me) è il mio chiodo di pelle 🙂 è pesante e non entra bene in valigia ma lo devo avere con me perché lo amo tantissimo.”
Kero Kero Bonito
“Sarah: Manic Panic Bad Boy Blue hair dye – it makes me feel bad.
Gus: Game Boy Advance SP – with Mario Kart: Super Circuit, Kirby: Nightmare in Dreamland and Tetris
Jamie: My best coat – to look the best”
“Sarah: Tinta per capelli Manic Panic Bad Boy – mi fa sentire cattiva.
Gus: Game Boy Advance SP – con Mario Kart: Super Circuit, Kirby: Nightmare in Dreamland e Tetris
Jamie: Il mio miglior cappotto – per apparire al meglio”
Rahill Jamlifard (Habibi)
“I always bring honey for my throat, a needle and thread for clothes that always seem to fall apart, and my oversized jean jacket that serves as an extra layer of warmth when crashing on someones floor and a crumpled pillow to sleep on in a cramped car.”
“Porto sempre miele per la mia gola, ago e filo per i vestiti che sembrano rompersi di continuo e la mia giacca in jeans oversize che serve come strato extra di calore quando dormo sul pavimento a casa di qualcuno e un cuscino sgualcito su cui dormire in una macchina angusta.”
Jonathan Clancy (His Clancyness)
“Tornato ieri sera da un tour a mente calda ti posso dire che sono ben tre le cose che una band deve sempre portarsi dietro.
1) apribottiglia attaccato possibilmente alle chiavi di qualcuno. Arriverà sempre il momento per sfoggiarlo e non dover impazzire con accendini o menate simili.
2) una piccola cassa per il backstage/camerino per ascoltare un po’ di musica e rilassarsi, senza vivi peggio!
3) una cassa vuota di birra di plastica (possibilmente tedesca) da tenere in furgone e usare come archivio (esempio: link), così tiri su tutto l’humus e il pane dai camerini, le birre in più, le fritz-cola, così quando arriverai in Uk e non ti daranno una mazza puoi ricorrere al tuo archivio personale in furgone. easy.”
Malia James (ex Dum Dum Girls)
“I’m not touring in bands anymore, but I still travel all the time shooting videos. I always carry an eye mask and noise cancelling headphones. That’s started while I was on tour and now I can’t live without them.”
“Non faccio più tour con band, ma viaggio comunque sempre girando video. Porto sempre una mascherina per gli occhi e cuffie che riducono il rumore. Ho iniziato quando ero in tour e ora non posso più vivere senza.“
Simon Milner (Is Tropical)
“Wet wipes, vitamin, tablets, sleeping bag, jogging bottoms, marker pen so you can write hotel address’ on your arm”
“Salviette umidificate, vitamine, pastiglie, sacco a pelo, pantaloni della tuta, pennarello per scrivermi l’indirizzo dell’hotel sul braccio”
Pasquale Pezzillo (JoyCut)
“Mr.Man è un extraterrestre della famiglia dei Grigi_
Un alienetto con una sezione longitudinale sulla pancia_
L’incisione dei tegumenti rimanda alla classica “Y” in puro stile autopsia_
L’associazione è naturale perché da quel taglio si può operare una ispezione della cavità addominale_
Ed è lì dentro che custodiamo piccoli oggetti dai più variegati e personali significati_
Raccolti chissà dove in Islanda, Cina, Giappone o sulle coste del Pacifico, in riva all’Adriatico_
Pietre minute, ramoscelli, foglioline, secchi petali e fiorellini_
Il tutto con un filtro selettivo legato all’emozione, alla rabbia, ad una certa spiritualità che, quando si è lontani da casa, viene spesso a cercarci_
Mr.Man, dal 2006 guida questo nostro viaggio_
Col tempo ha raggiunto l’aurea eterna dell’entità ineffabile_
Si dice che proprio il “viaggio” sia metafora della “vita”_
Non ci resta che viverla “riempendola” al meglio!
Così come facciamo con Mr.Man nella sua “pancia custodia”_
Un alieno guardiano galattico delle nostre piccole cose terrene…
delle quali -spesso- ci dimentichiamo irrimediabilmente_”
Morgane Colas (Concrete Knives)
“Je n’ai pas vraiment d’objet “bizarre” en tournée, j’emmène mon oreiller pour plus de confort dans le camion tout bêtement. Je ne me sens jamais chez moi et c’est justement ce que je recherche : sortir de ma zone de confort, aller à la rencontre des autres et m’immerger dans différentes cultures. Par contre, je suis toujours accompagnée de cinq garçons, c’est peut-être ce que j’emporte de plus bizarre et familier.”
“Non porto degli oggi particolarmente bizzarri in tour, banalmente prendo il mio cuscino per stare un po’ più comoda in furgone. Non mi sento mai a casa e questo è proprio quello che cerco: uscire dalla mia comfort zone, andare incontro agli altri e immergermi nelle diverse culture. Però sono sempre accompagnata da cinque ragazzi, forse è questa la cosa più strana e familiare che porto con me.”
La Femme
“Mandoline . Guitare ,accordéon , machine à café , vêtements , jambon , baguette , pâtés . passeport , cb . Ordinateur portable . Écouteurs
Parce qu’on est très contant dan our tous Ca en tourne“
“Mandolino, chitarra, fisarmonica, macchina del caffè, vestiti, prosciutto, baguette, paté, passaporto, bancomat, computer portatile, cuffie.
Perché siamo tutti molto felici in tour, ci trasforma”
Costanza Delle Rose (Be Forest)
“Io non riesco a muovermi se non ho il mio cuscino, visto che amo dormire. Ho la capacità di addormentarmi ovunque durante i viaggi. Non sono di gran compagnia :)”
Duncan Ladkin (Tour manager/guitar tech – Alabama Shakes, Rolo Tomassi)
“One of my home comforts that I wouldn’t want to do without on tour, is blue rizla (cigarette rolling papers). I know, it’s stupid and yes, smoking isn’t cool but what can i say, I like my specific brand and don’t really get on with others.
As for weird, I’ve got this guitar cable that I always specifically use for tuning guitars. I’m not actually very superstitious but I’ve used it at every gig I’ve worked at over ten years. It’s not even a special cable. If anything, it’s probably a bit short but I do freak out a little if I can’t use this when tuning guitars to give to my bands onstage.
And also, my trusty amoeba records canvas tote bag so I can steal as many tiny shower gels and shampoos from posh hotels as I can to have at home! Having written that down, it actually makes me sound a little mental!”
“Un home comfort di cui non posso fare a meno in tour sono le cartine blue rizla. Lo so, è stupido e, sì, fumare non fa bene, ma che posso dire, mi trovo bene con quelle e nessun altra marca.
Di bizzarro invece ho questo cavo che uso ogni volta per accordare le chitarre. In realtà non sono superstizioso, ma l’ho usato ad ogni concerto a cui ho lavorato per oltre dieci anni. Non è nemmeno un cavo particolarmente speciale. Se mai è addirittura un po’ corto, ma impazzisco un po’ se non posso usarlo per accordare le chitarre alle band sul palco.
Poi c’è la mia fidata borsina di tela di Amoeba Records così posso rubare tantissimi mini shampoo e docciaschiuma dagli hotel chic da portare a casa! Scriverlo mi fa sembrare un po’ matto.”
(GIUNGLA – Editor For a Day)