Share This Article
In tempi di retromania e revivalismo Malcom Catto e i suoi Heliocentrics rappresentano l’eccezione che conferma la regola: di come si possa essere “sperimentali”, e per certi aspetti innovativi, utilizzando linguaggi musicali già codificati, che sia il free jazz, il funk, l’afrobeat, il krautrock, non ha importanza. Si spiega, quindi, la voglia innata – negli anni (duemila) – del combo londinese di mischiarsi, di “mettersi in gioco” in situazioni (sempre) nuove di composizione, scrittura, jam con artisti provenienti dai mondi sonori più svariati. Dall’universo afro-jazz di Mulatu Astatke (in “Inspiration Information”, anno 2009) al rotte hip hop di Dj Shadow (in “The Outsider”, 2006), dalla contaminazione modal jazz di Lloyd Miller in “(OST)” (2010) allo spoken word del regista, poeta, attivista Melvin Van Peebles (“The Last Transmission”, 2014). Solo un anno fa, febbraio 2016, usciva “Quatermass Sessions: From the Deep”, miscela magica di jazz-librarymusic-kraut : un disco psichedelico (per davvero) nella forma e nella sostanza. Adesso, a sorpresa, è in arrivo un (nuovo) album – “A World of Masks” in uscita il 26 maggio – con la nuova vocalist Barbara Patkova. Ancora più imminenti, però, sono i concerti italiani dell’ensemble, in compagnia dei Blue Lab Beats (duo londinese formato dal producer NK OK e dal polistrumentista Mr DM) : giovedì 6 aprile al Locomotiv di Bologna, venerdì 7 aprile all’Auditorium Parco della Musica di Roma e sabato 8 aprile al Biko di Milano. Nell’attesa – delle date live e del disco – è possibile ascoltare un brano in anteprima, “Made of the sun” : suono caldo, voce (soul) travolgente, vibrazioni psych a non finire.
(Monica Mazzoli)