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Sono vari i pensieri che affollano la mente ascoltando i Cigarettes After Sex nel cortile di Villa Torlonia, un imponente casolare nella campagna romagnola conosciuto come il luogo dov’è cresciuto Giovanni Pascoli:
1. Che peccato sarebbe stato se il concerto fosse stato cancellato, invece che solo posticipato, a causa dell’apocalisse che si è abbattuta martedì sera e ha impedito il ripristino del palco.
2. Questo è il posto giusto per ascoltarli, l’atmosfera intima e raccolta: sarebbero stati sprecati per uno slot pomeridiano sul palco di Firenze Rocks in apertura a Eddie Vedder.
3. La loro musica mi ricorda qualche altro gruppo, ma sono godibilissimi lo stesso.
Tralasciando i punti 1 e 2 dell’elenco, questo quartetto originario di El Paso, Texas, può ricordare un po’ The XX o i Beach House per le loro atmosfere eteree, ma senza sfociare nel noioso melenso.
Le canzoni sono notturne, malinconiche e intime; per quanto la voce androgina del cantante Greg Gonzalez avvolga sensualmente le orecchie degli ascoltatori, sul palco il gruppo resta un po’ troppo statico mostrando forse ancora qualche titubanza su come porsi di fronte ad un pubblico in carne ed ossa.
La scaletta proposta consiste nelle tracce dell’omonimo album d’esordio pubblicato quest’anno e qualche traccia presa dall’EP del 2015 mista a b-sides. Dopo la chiusura con una toccante “Apocalypse”, il gruppo non si risparmia e ritorna sul palco con “Please don’t cry” e “Dreaming of you” per ringraziare sentitamente il pubblico così devoto da non lasciarsi scoraggiare dallo slittamento della data.
(Francesca Garattoni)