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La rassegna estiva della Sagra Musicale Malatestiana di Rimini entra nel vivo. Dopo aver ospitato tra gli altri Divine Comedy, Cat Power e Le Luci Della Centrale Elettrica, domenica 6 Agosto è la volta di Billy Bragg, spostato per maltempo dal chiostro degli Agostiniani al Teatro Degli Atti.
“Il vero nemico di noi che proviamo a creare un mondo migliore è il nostro cinismo. Se non andiamo oltre questo, come possiamo creare un mondo migliore? Solo l’empatia è l’antidoto al cinismo dei nostri tempi. Quando scrivo una canzone e la canto di fronte a voi non mi sento più così arrabbiato; questo può fare la musica: non ti fa sentire solo nelle cose che ti preoccupano a questo mondo. Spero che questa serata vi lasci con le batterie ricaricate, con il vostro attivismo di nuovo pronto all’opera. Perchè in questo nostro scambio di vedute ed idee l’unica entità ad avere il potere di cambiare il mondo è l’audience, non il performer. Ecco perchè sono qui e perchè continuo il mio lavoro: perchè ho fede nella vostra abilità di cambiare le cose”
Introduce al concerto Everyman, moniker del riminese Lorenzo Semprini dei Miami & The Groovers: una mezzora di canzoni semplici ma oneste tra folk e rock di matrice springsteeniana, conclusasi con una telefonata esecuzione di “I Fought The Law”.
Dopo di che ci sono i tanti pensieri condivisi dal cantautore dell’Essex, che riassumo qui sopra, al momento di presentare le due canzoni dell’encore. Una vita dedicata all’impegno sociale e alla riscoperta di una musica del cuore e dell’anima, come testimoniato nel sublime progetto discografico dell’anno scorso.
Tra aneddoti divertenti (“Al Newport Folk Festival ero il più vecchio degli artisti in programma, ci credereste?”) e prese di coscienza (“è facile criticare la politica sui confini di Donald Trump ma guardiamo a noi stessi e ai muri eretti in Europa, o a quello che sta succedendo in Gran Bretagna”), Billy Bragg incanta l’affezionato pubblico romagnolo – e la coppia inglese seduta al mio fianco – grazie alla sua profonda voce da giramondo e alla sua chitarra, tanto gentile e malinconica negli episodi a firma Woody Guthrie tratti da “Mermaid Avenue” con i Wilco, quanto elettrica e carica di tensione positiva nelle classiche “Accident Waiting To Happen” e “There Is Power In A Union”. Ottime le versioni in stile americana delle varie “The Warmest Room”, “Must I Paint You A Picture?”, “Handyman Blues”, con il supporto di CJ Hillman alla pedal steel in alternanza ad una chitarra Rickenbacker che ci rammenta Bragg, “lo rende il suo Johnny Marr”. Poi nuove composizioni ispirate al pensiero artistico come “The Sleep Of Reason” si alternano alla memoria delle lotte operaie di metà anni ottanta in “Between The Wars” e “The Milkman of Human Kindness”, “canzoni attuali anche oggi, il che significa una cosa: o che sono io un bravo songwriter, o piuttosto che viviamo tempi molto duri”.
Sarà di certo vera la seconda ipotesi, ma quando la gente del teatro intona il chorus di “A New England” con tale passione e trasporto, qualcosa vorrà pur dire, caro Billy. Quindi, grazie di tutto. Joe Strummer, Pete Seeger e Woody Guthrie sono in te e nella tua chitarra.
La scaletta di Billy Bragg a Rimini:
Sexuality
The Warmest Room
I Ain’t Got No Home (Woody Guthrie cover)
King Tide
Accident Waiting to Happen
The sleep of reason
Must I Paint You a Picture?
The Price I Pay
Levi Stubbs’ Tears
Way Over Yonder in the Minor Key (Woody Guthrie cover)
She Came Along to Me (Woody Guthrie cover)
Handyman Blues
Greetings to the New Brunette
Why We Build the Wall (Anaïs Mitchell cover)
The Milkman of Human Kindness
Between The Wars
There Is Power In A Union
I Keep Faith
A New England
(Matteo Maioli)