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Prima di scrivere la recensione di “The National” per #TheNationalDay che abbiamo festeggiato qui a Kalporz lo scorso venerdì, mi ero appuntato mentalmente di fare riferimento ai Crash Test Dummies. Sì perché alcune canzoni in quel disco – in particolare “Cold Girl Fever” – parevano avere qualcosa a che fare con il singolo per eccellenza della band canadese, ovvero “Mmm Mmm Mmm Mmm”, e con quella meraviglia di album che è “God Shuffled His Feet” (1993).
“Mmm Mmm Mmm Mmm” fa parte certamente della miriade di singoloni che rappresentano in pieno gli Anni ’90, purtuttavia riascoltata anche oggi ha un afflato trasversale che la rende non (troppo) invecchiata, forse per via di quel suo essere basica con chitarra acustica e pianoforte. E a ben vedere nemmeno i Crash Test Dummies possono essere considerati, utilizzando un termine che andava di moda un po’ di tempo fa, una meteora, perché tra il 1991 e il 2010 hanno pubblicato 9 album, e nessun gruppo che pubblica 9 (!) dischi può essere considerato una meteora passeggera (se non li conosciamo è un problema nostro, non loro).
Quando poi – dicevamo – la recensione di “The National” è venuta fuori, il riferimento ai Crash Test Dummies “è rimasto nella penna”, perché – parafrasando Vasco – anche le recensioni “nascon da sole… e a noi non resta che scriverle in fretta perché poi svaniscono e non si ricordano più”. Ma il collegamento “primo album National”-Crash Test Dummies si è mantenuto nella mia testa indelebile come un link scritto come metadato.
Mai ignorare i collegamenti mentali.
(Paolo Bardelli)