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Non voglio oggi mettere in discussione “Cross” (2007), l’album di debutto dei Justice, perché è unanimemente considerato come una pietra miliare di certa electro e soprattutto dell’electro che contraddistingueva la fine degli Anni Zero. Però oggi vorrei solo dare a Cesare quello che è di Cesare, e cioè dire quella che a me pare un’ovvietà ma che non so se è valutata come tale: che senza i Goblin – probabilmente – i Justice non sarebbero stati così considerati.
Il motivo è semplice: il loro singolo “Phantom” deriva direttamente dalla canzone “Tenebre” (1982) dei Goblin, tema principale di uno dei più bei film di Dario Argento. E “Phantom” non fu un singolo a caso, bensì il pezzo che li fece esplodere. Ripercorriamo gli eventi: il primo estratto, “Waters of Nazareth” uscì nel 2005, dunque un paio di anni prima del disco, e quindi di quello se ne accorsero solo “gli addetti ai lavori”. Il singolo di lancio fu invece “D.A.N.C.E.”, conosciutissimo, ma una canzone riuscita non veicola un album, occorre il singolo “di rinforzo”, quello che garantisce al potenziale acquirente dell’album che ci sono almeno due canzoni che gli piacciono. E quel secondo singolo fu proprio “Phantom”.
Ora, nel riascoltarsi entrambe le canzoni, viene evidente sottolineare che “Phantom” va un po’ al di là del semplice campionamento di un riff per arrivare quasi al concetto di “cover”. Siamo un po’ al limite, ad ognuno le sue valutazioni. Le mie sono che, a mente fredda e a distanza di tempo, “Tenebre” sia molto superiore a “Phantom” anche nell’obiettivo che si ponevano i Justice, cioé quello di far ballare (che non era un effetto che i Goblin dovevano considerare, piuttosto la capacità di essere pienamente colonna sonora energica di film giallo-horror).
Claudio Simonetti, contattato appositamente per questo articolo, è un signore e mi risponde così: “Ricordo bene la realizzazione di ‘Phantom’. I Justice chiesero l’autorizzazione ad usare il campionamento di ‘Tenebre’ e noi, d’accordo con la Cinevox, lo concedemmo. A me piace il pezzo, trovo che sia molto ben fatto e che i Justice abbiano fatto un bel lavoro”.
Diverso discorso per “Phantom Pt. II”: i campionamenti di ‘Tenebre’ ivi contenuti sono molto meno massicci, e i Justice lì davvero hanno messo la loro firma. Che poi la versione che preferisco – ma questo neanche a dirlo perché i Soulwax sono una delle poche mie certezze della vita – è il remix dei Soulwax che ho ballato talmente tanto da dimenticarmi che “Phantom Pt. II” sia dei Justice. Per me è una canzone dei Soulwax.
Di riffa o di raffa, Goblin vs. Justice o Soulwax vs. Justice sempre 1 a 0 finisce.
Per chi volesse approfondire il lavoro di Claudio Simonetti è uscita quest’anno la biografia “Claudio Simonetti: il ragazzo d’argento – La mia vita con i Goblin, la musica e il cinema”, edita da Tsunami Libri e scritta dallo stesso Simonetti con Giovanni Rossi.
Ringrazio proprio Giovanni Rossi per aver raccolto la dichiarazione di Claudio di cui sopra.
(Paolo Bardelli)