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[Playlist] Top 7 songs by Bloody Knees

Redazione

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Li abbiamo presentati come una “band impertinente di Cambridge“: loro sono i Bloody Knees, e se saranno il futuro della musica inglese non lo sappiamo ma di certo sono oggi una delle più interessanti e promettenti band in circolazione nel Regno Unito se parliamo di sonorità rock di reprise dei Nineties. E dato che volevamo conoscerli meglio, abbiamo chiesto loro di stilarci una Top 7 di brani a cui sono legati e ne è venuta fuori una roba molto contemporanea, con scelte (del cantante Bradley Griffiths) di canzoni uscite tutte nell’arco del triennio 2015-2017.

1. Broadbay – long term plan


These are one of our favourite bands and this video is amazing. 360 degrees of top class stuff. Bang into it.

2. Superfood – Unstoppable


Superfood’s new album ‘Bambino’ gets a lot of air time in the van and this song and video are amazing. ‘Bambino’ has to be a top contender for album of the year for me.

3. Wolf Alice – Beautifully Unconventional


Absolutely cracking album from some more pals of ours, ‘Visions of a Life’ is chock full of bangers and this is up there. Quality vid too and everyone looks amazing in it. Especially Joff.

4. Abattoir Blues – Sense


This song is amaaaaaazing and Abattoir Blues are a proper sick band. We’ve played shows with them many times and they always kill it. One of our favourites for sure, as a band and as people.

5. The Magic Gang – Feeling Better


This song is really beautiful and the video is dead cool too. These boys know how to write a pop tune and I reckon they’re gonna sky rocket. Top band. Always listening to these guys and they consistently put out good tunes.

6. Birdskulls – Good Enough


The first band we ever went on tour or put a release out with! Love playing shows with these boys and again, they consistently put out good stuff. A long term fave of ours.

7. Crows – Whisper


Insanely good band live. James Cox is truly captivating as a front man, intimidating almost. These songs really get our blood pumping. Great for long drives on the way to play shows.

Info Bloody Knees:
https://www.facebook.com/bloodyknees
https://www.instagram.com/bloodyknees
https://twitter.com/BloodyKnees
http://www.soundcloud.com/bloodyknees

 
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Se potessi ripercorrere in un attimo, nuotando controcorrente, le rapide di questo fiume oramai giunto al suo estuario, nella estrema fissità di questo mio prossimo viaggio nella noia orizzontale, sceglierei gli anni in cui la volta celeste non era altro che un enorme lenzuolo fatto a cielo e la luna una palla polverosa gettata nel vuoto e catturata con le unghie dall’egoismo del pianeta Terra. E noi, bimbi, cadevamo con essa per sempre, aggrappati in un infinto sprofondo gli uni agli altri, grazie a un gomitolo di lana nera. I grandi dimenticarono in fretta di avere un mondo con certe stelle enormi, sopra il capo, da osservare, mentre noi sacrificavamo la nostra noia migliore per costruire ponti sospesi nello spazio che ci allacciassero a un’agognata luna. La dipingemmo butterata e funesta, con maremoti sulla superficie di un ponto che non era mai tranquillo, ma tutta una schiuma fremente di gorghi e mostri marini. Nuovi esseri di ordinaria malinconia calpestavano un tappeto soffice come zucchero filato sparso su una teglia, in cui si radicavano piante cresciute dolci come torroni. Altre volte immaginammo un balzo da gigante come in mongolfiera, le tante mongolfiere tipiche di una domenica d’estate, un balzo che ci consentisse di fuggire all’avarizia terrestre e alle sue costrizioni. In anni in cui razzi enormi arrugginivano in volo, pensammo a uno sgangherato proiettile cavo sparato negli occhi della luna come nei film dei Meliès, in cui potessimo accovacciarci per il viaggio, assieme ai nostri migliori amici. Ma poi venne il tempo di un leggero disincanto, e, anche sognando a occhi aperti, non potevamo far altro che immaginarci tute e scafandri e missili scagliati a violentare qualche nuovo cielo. E poi, al ritorno, schivare incredibili uragani e tempeste, per posarci placidamente in un mare che ci accogliesse come un telo. Eravamo certo molto giovani e molto felici e pensavamo, con rabbia, di non dover invecchiare mai. (Matteo Marconi) Le puntate precedenti Back To The Future Vol. 9 - Stuart Adamson morì nel 2001 e nessuno ne parla più Back To The Future Vol. 8 - I Vines e il Verona dell'84-'85 Back To The Future Vol. 7 – “I figli degli operai, i figli dei bottegai!” Back To The Future Vol. 6 - Ekatarina Velika (EKV) Back To The Future Vol. 5 - Gli Air sul pianeta Vega Back To The Future Vol. 4 – “Stay” e gli angeli degli U2 Back To The Future Vol.3 - La lettera dei R.E.M. e di Thom Yorke Back To The Future Vol. 2 – Massimo rispetto per i metallari (1987-89) Back To The Future vol. 1 – L’estate di Napster 14 settembre 2010