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L’ultima festa del 2017 di Club Adriatico si chiude nel segno della bass music e della dance hall sperimentale, con uno dei nomi di riferimento della scena di Bristol e uno italiani più apprezzati fuori dai nostri confini.
Sabato 23 dicembre l’Almagià, storica sede del club che ha messo Ravenna sotto i radar dei circuiti internazionali che contano in termini di ricerca e musica contemporanea, tornerà ad ospitare Batu, tra i protagonisti della serata di apertura della scorsa stagione.
Fondatore della label Timedance che insieme a Livity Sound ha ridefinito il sound di Bristol di questo decennio, quest’anno è tornato con due EP, “Murmur” uscito sulla sua etichetta e “Marius”, pubblicato dall’influente Hessle Audio.
Simone Trabucchi, producer da sempre legato al club fondato nel 2013, già noto come Dracula Lewis, titolare di Hundebiss Records e co-titolare di Invernomuto con Simone Bertuzzi, porterà alla Darsena di Ravenna uno dei primi live del suo nuovo progetto di dance hall destrutturata, presentato all’Unsound di Cracovia e poi al Club To Club di novembre. Ispirato alle connessioni storiche tra la sua città natale, Vernasca, e l’Etiopia coloniale, il suo primo album a nome Still, “I”, è stato pubblicato da PAN, la prestigiosa label berlinese di Bill Kouligas. Per questo show sarà accompagnato sul palco dai vocalist Devon Miles, Freiweini e Keidino.
Completa la line up il djset di Pit dei Primitive Art, uno dei resident e fondatori di Club Adriatico che solo nel 2017 ha ospitato nelle sue serate, tra gli altri, Lorenzo Senni, M.E.S.H., Errorsmith, Total Freedom, Pearson Sound, Sam Kidel, Klein, Nkisi, DJ LAG, Madam X.
Prima della serata dell’Almagià, al Planetario di Ravenna, Club Adriatico, in collaborazione con Paradoxes, presenterà uno speciale set della producer Caterina Barbieri con due repliche, alle 21 e alle 22.
Per info e prenotazioni qui.
Tutte le info sull’evento ufficiale e sulla pagina di Club Adriatico.