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A pochi giorni dalla nostra intervista, Ásgeir ha calcato il palco del Locomotiv Club a Bologna per la sua unica data in Italia.
Dopo l’emozionante esordio con “Dýrð í dauðaþögn”, poi ripubblicato in inglese con il titolo di “In the Silence”, e il più recente “Afterglow”, le aspettative erano alte ma… ecco, ci siamo trovati di fronte ad un bravo musicista che sul palco fa il suo lavoro in modo pulito. Nulla di più, temo.
Sarà stata la scarsa interazione con il pubblico, sarà che nonostante le scelte di marketing imposte dall’etichetta le canzoni in inglese non rendono come quelle nella loro versione originale in islandese, ma sembra che il nostro giovane astro abbia un po’ perso la sua magia.
Gli arrangiamenti virati all’elettronico delle canzoni del nuovo album non sono d’impatto come i pezzi con atmosfere più intimistiche del primo ed è solo quando l’inglese lascia spazio all’islandese che allora si possono chiudere gli occhi, sentire qualcosa dentro che va oltre alla razionale comprensione, e ci si può abbandonare alla pura emozione che questo nordico virgulto sa ispirare in chi lo ascolta.
La prossima volta che le nostre strade si incroceranno, speriamo che i momenti di profonda emozione siano la costante della performance, e che sul palco ci sia un artista più consapevole del proprio potenziale e della sua unicità.
La scaletta:
Hold
Fennir Yfir
Higher
Here comes the wave in
Underneath it
New day
Head in the snow
Dreaming
In Harmony
Afterglow
I know you know
King and cross
Unbound
Going home
Stardust
Torrent
(Francesca Garattoni)