Share This Article
Se si può fare un parallelo tra Giulia Villari e un’artista estera, la vicinanza per il percorso e l’attuale stato è sicuramente con St. Vincent. Chitarrista come lei, nel tempo Giulia ha allargato i suoi ascolti musicali e ha iniziato a scrivere non solo con la chitarra, avvicinandosi a territori pop-soul eleganti e di stampo elettronico. Il risultato è stato il bell’album “Real”, uscito l’anno scorso su etichetta Ivory Records e distribuzione Goodfellas, in occasione del quale ci eravamo fatto raccontare direttamente da lei tutte le sue novità in un’intervista fatta da Piero Merola.
Kalporz è dunque molto felice di ospitare la première di “Language”, nuovo video di Giulia Villari tratto da quell’album. Un ulteriore conferma del talento e del gusto contemporaneo dell’artista, a cui abbiamo chiesto di presentare la canzone direttamente con le sue parole:
“Ho scelto “Language” come canzone di apertura del mio ultimo disco, “Real”, non solo per le sue caratteristiche musicali, ma anche per altri motivi: mi piaceva l’idea che l’album iniziasse con la mia voce da sola e con una frase molto forte e indirizzata direttamente all’ascoltatore, “tell me what do you want from me”. Questa frase può essere interessante se interpretata anche nel contesto più generale dell’intero disco: “Real” ha infatti segnato un cambio di rotta per quanto riguarda il sound delle mie canzoni, e la frase può dunque suonare come una sorta di provocazione a chi pensa che facendo questo passaggio io abbia tradito me stessa.
Che “Language” abbia un valore speciale per me a prescindere è evidente anche dal fatto che dal testo del ritornello ho estrapolato il titolo stesso del disco (“we have to move on, we have to be what is real”).
“Language” tratta della difficoltà di comunicazione tra le persone, ma non in senso negativo. Le parole infatti non vogliono esprimere una posizione definitiva sulla questione, ma sono concepite come una domanda aperta a cui non si può dare una risposta: l’unico atteggiamento possibile è continuare a cercare nel rapporto con gli altri una via per comprendersi e farsi comprendere. Sono convinta infatti che le differenze siano un aspetto positivo dei rapporti, e anzi proprio tra uguali credo che si instauri un rapporto meno interessante.
Il video, diretto dal giovane regista di cinema Marco Jemolo, vorrebbe rappresentare due immagini di me, una più costruita e una più naturale. Nonostante la canzone sia abbastanza movimentata, Marco ha colto e voluto riprodurre proprio il significato più intimistico del testo, interpretandolo come una riflessione con sé stessi. Alle parole ha dato un peso importante, tanto che si è fermato spesso a rimarcarle con delle inquadrature strettissime sulla bocca.”